Val d’Orcia, terra di emozioni e sapori unici

La Val d’Orcia è terra di paesaggi suggestivi, storia, cultura, arte e grandi tradizioni. Una terra in grado di affascinare e regalare emozioni. In provincia di Siena, ad una quarantina di chilometri dal capoluogo, si trova il Parco artistico culturale e naturale della Val d’Orcia, riconosciuto dall’Unesco patrimonio dell’umanità nel 2004, di cui fanno parte i comuni di San Quirico d’Orcia, Pienza, Montalcino, Castiglione d’Orcia e Radicofani. Un viaggio in questa terra magica ci porta alla scoperta dei luoghi d’arte, degli stupendi centri storici e degli innumerevoli prodotti tipici e di alta qualità che danno vita a piatti della cucina locale tutti da provare. Non mancano i grandi vini. Oltre al Brunello di Montalcino, e le altre denominazioni della cittadina fortificata, è in forte ascesa la Doc Orcia, che guarda dall’alto della Rocca di Tentennano, sede del Consorzio, il viaggiatore della valle. A due passi è d’obbligo una visita all’Oleificio Val d’Orcia (0577/887184) a Castiglione d’Orcia, per una degustazione di oli extravergine d’oliva, in particolare consigliamo il Primo Olio, il prodotto di punta dell’oleificio, ottenuto con la spremitura di ottobre. Lo ‘slow tour’ nella vallata prosegue poi con una visita nel centro storico di Pienza, la città ideale di Pio II, gioiello del Rinascimento italiano. Proseguendo per San Quirico d’Orcia attraversiamo uno dei paesaggi più fotografati al mondo, set di grandi film e scorci naturali mozzafiato. Nella cittadina che ogni anno celebra l’imperatore Barbarossa, per ricordare l’episodio storico del 1155, ci accoglie maestoso Palazzo Chigi, splendente dopo anni di restauro. Accanto possiamo ammirare la Collegiata, chiesa romano-gotica di assoluto spessore artistico. Seguendo la centrale via Dante, la ex via Francigena, non potrà sfuggire una visita agli Horti Leonini, fulgido esempio di giardino all’italiana. Prendendo la strada bianca di campagna che conduce al castello di Ripa d’Orcia, giungiamo in due strutture agrituristiche davvero particolari: La Moiana (0577/897395) e Poggio al Vento (0577/897384). In entrambe l’accoglienza e la solarità dei proprietari sono straordinarie. Ottima, naturale e tipica la cucina della Moiana, fatta di ingredienti prodotti dall’azienda stessa, che fa agricoltura biologica, e tanta genuinità. La vista che offre l’agriturismo Poggio al Vento è incredibile. Di fronte agli occhi o all’obiettivo della fotocamera le gole più selvagge della Val d’Orcia. L’azienda produce un ottimo rosso Doc Orcia. In piena Val d’Orcia, sulla Cassia dopo Bagno Vignoni in direzione Roma, un duplice filare di cipressi ci porta a Poggio Covili (0577/887106), tipico paesaggio da cartolina e ottima struttura ricettiva. Nella vicina Monticchiello, nei pressi del Castello di Spedaletto, vale la pena fermarsi per incontrare Luchino Grappi (0578/755074) e le sue attività di fattoria didattica. Dal grano tenero ricava i famosi pici fatti a mano con farina di grano tenero, una vera delizia per il palato conditi con il sugo di carne, le briciole di pane e l’aglione. Inoltre la stessa azienda si riscalda grazie ad un impianto a biomasse che usa gli stralci del proprio bosco. Tornando in direzione Monte Amiata tutta da scoprire è l’azienda Lo Spicchio (0577/872023) di Enzo Foi, che si è cimentato nel mondo dell’agricoltura e della ristorazione, riuscendo a realizzare in breve tempo un vero e proprio paradiso del gusto. Agnese la cinta senese è la star de Lo Spicchio, eccezionali l’olio extravergine dell’azienda e le iniziative dedicate agli appassionati del turismo all’aria aperta. Queste aziende hanno partecipato all’educational tour di Flovitur il progetto di valorizzazione risorse umane in agricoltura promosso fra gli altri dalla Provincia di Siena.

LB

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