Radicchio trevigiano diventa caso di studio all’Università di Jena

Il Radicchio Rosso di Treviso diventa argomento di studio presso la Friedrich Schiller Univeristat di Jena (Germania), grazie alla collaborazione di 2 nostre concittadine: Luisa Conti, professoressa ordinaria del corso Relazioni Italo-Tedesche presso il Corso di Laurea in Comunicazione Interculturale per le Imprese e Sara Armellin, esperta in Relazioni Pubbliche e Comunicazione d’Impresa della Marca.

Gli studenti del corso, all’interno di un seminario di approfondimento svoltosi venerdì scorso, legato alle diverse percezioni culturali nella pubblicità, hanno analizzato e proposto delle campagne di comunicazione per promuovere il Radicchio Rosso di Treviso, rivolte al pubblico tedesco.

Tra le molte idee presentate,la più curiosa risulta essere legata al concetto di Fiore d’Inverno (foto in allegato): il Radicchio Rosso di Treviso è infatti rappresentato come un dono, un souvenir da portare in Germania dopo una visita nel capoluogo della Marca.

Dai lavori esposti durante il seminario, è emersa un’immagine molto positiva del prodotto e della nostra città. Treviso è percepita come una meta per turisti, appassionati sportivi ed amanti dell’enogastronomia.
Molto rilevante anche l’aspetto legato all’Igp e all’esistenza di un Consorzio che ne garantisca il rispetto degli elementi costitutivi del marchio, specialmente dal punto di vista della naturalità del prodotto: in Germania, infatti, il dibattito ambientale sugli Ogm in agricoltura è molto attivo e partecipato.

L’intervento della dott.ssa Armellin è stato arricchito grazie al materiale promozionale del Consorzio di Tutela Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco IGP e dalla Coop. Agr. Ortoromi, che ha omaggiato i migliori lavori di gruppo con delle confezioni di Radicchio Rosso di Treviso.

Rosanna Paliotta

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