No residui negli alimenti trattati con agrofarmaci, parola di Agrofarma

I dati sui residui negli alimenti confermano che non ci sono rischi per la salute. In relazione a quanto affermato nel corso del convegno Pan – Prevenzione alimentazione nutrizione promosso dall’Associazione “Giuseppe Dossetti”, a proposito della presenza di residui  potenzialmente pericolosi nei cibi derivanti dall’utilizzo di agrofarmaci in agricoltura, Agrofarma – Associazione nazionale imprese agrofarmaci, che fa parte di Federchimica – desidera precisare quanto segue: in Italia le produzioni agroalimentari sono estremamente controllate e le rigorose verifiche effettuate su migliaia di campioni, forniscono un quadro del tutto rassicurante per il consumatore. Infatti, non solo risultano nella norma ma è addirittura in costante aumento il numero di campioni privi di residuo. Questo è il quadro che emerge dall’ultimo rapporto ufficiale del Ministero della Salute (Controllo ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari negli alimenti di origine vegetale, Risultati in Italia per l’anno 2006): i risultati dei controlli ufficiali italiani si presentano in linea con quelli rilevati negli altri paesi dell’Unione Europea e “indicano un elevato livello di protezione del consumatore”. Su 6.822 campioni analizzati e trasmessi al Ministero della Salute dai diversi laboratori pubblici regionali, la percentuale di irregolarità nel comparto ortofrutticoli è stata minima, pari all’1,0% (in calo rispetto al 5,6% registrato nel 1993); il dato sui campioni privi di residui è stato pari al 70,0%; quello sui campioni con residuo entro il limite legale è stato del 29,0%. E’ importante comunque ricordare che il superamento occasionale di un limite legale non comporta un pericolo per la salute, ma il semplice sorpasso di una soglia legale tossicologicamente accettabile. “Il successo nell’abbattimento di residui nei prodotti agricoli è ascrivibile alle attività di controllo sugli agrofarmaci da parte del Ministero della Salute e alla sempre maggiore consapevolezza degli agricoltori nell’impiego di agrofarmaci.” – afferma Luigi Radaelli, Presidente di Agrofarma – “Ma non bisogna dimenticare il fondamentale apporto fornito dalla ricerca, che ha finalizzato la produzione verso prodotti sempre più selettivi, efficaci e a basse dosi d’impiego”. Agrofarma ricorda, infine, lo sforzo costante nella promozione dell’uso consapevole e corretto dell’agrofarmaco, al quale si aggiungono gli incessanti investimenti in ricerca e sviluppo per la produzione di agrofarmaci sempre più evoluti e compatibili con l’ambiente.

Rosanna Paliotta

Informazione pubblicitaria