Incentivi biometano, meno dipendenza da estero e più opportunità per Pil agricolo

“Grazie al decreto sull’incentivazione del biometano che abbiamo firmato si risparmierà per l’importazione di gas e allo stesso tempo aumenterà il Pil agricolo, portando risorse importanti per il settore primario. Con questo intervento normativo, infatti, puntiamo a valorizzare le biomasse agricole, facendole diventare uno strumento di integrazione al reddito per gli agricoltori. Da oggi il metano ottenuto dalle biomasse potrà essere immesso nella rete del gas naturale, con un forte potenziamento dell’utilizzo non solo per la produzione dell’energia elettrica”. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, ha commentato la firma, insieme al Ministro dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico, del decreto per l’“Incentivazione del biometano immesso nella rete del gas naturale”, cioè  del biogas, ottenuto da biomasse agricole, che è una delle fonti di energia rinnovabile più promettente per il nostro Paese. Il metano ottenuto da biomasse, potrà essere così miscelato e sostituire in tutti gli usi il gas naturale, che nel nostro Paese ha già una rete capillare di distribuzione. Con questa norma sarà quindi possibile utilizzare il metano prodotto da oltre 1.000 impianti connessi alle aziende agricole italiane non solo per la per la produzione di energia elettrica,  ma anche per l’immissione diretta del biogas nella rete del metano e come combustibile per i trasporti stradali (autoveicoli a metano). Nel decreto è prevista la possibilità per le aziende agricole – tramite un bonus incentivante specifico – di ottenere l’autorizzazione per creare presso le strutture aziendali gli impianti di distribuzione di metano per autotrazione.

IL COMMENTO DI CONFGARICOLTURA – Soddisfazione di Confagricoltura per la firma da parte dei ministri dello Sviluppo economico, dell’Ambiente e delle Politiche agricole, del decreto per l’incentivazione del biometano; unica fonte rinnovabile che può essere utilizzata per produrre energia elettrica, in cogenerazione ad alto rendimento, energia termica e come biocarburante per l’autotrazione. “Con l’emanazione del decreto sul biometano – commenta Confagricoltura –  si va a perfezionare il quadro normativo delineato dal d.lgs. 28/11 sui regimi di sostegno alle energie rinnovabili tra cui i biocarburanti,  dando così maggiore possibilità all’Italia di raggiungere gli obiettivi europei al 2020 in materia di trasporti”. “Come sottolineato dal ministro De Girolamo, cui va il nostro ringraziamento per il lavoro fatto dal suo ministero ed in particolare dal sottosegretario Giuseppe Castiglione, il biometano – sottolinea l’Organizzazione degli imprenditori agricoli – è la fonte di energia rinnovabile più promettente per il nostro Paese e che oggi diventa una concreta opportunità di sviluppo per il settore agricolo ed in particolare per la zootecnia e per le aree agricole poco valorizzate dal punto di vista produttivo”. confagricoltura ricorda che il biometano consente di utilizzare biomasse agricole di scarso valore economico come gli effluenti zootecnici, nonché i sottoprodotti agricoli ed agroindustriali e le colture non alimentari o di secondo raccolto; si tratta di un biocarburante il cui elevato valore ambientale è riconosciuto dal nuovo sistema di incentivazione attraverso l’attribuzione del doppio certificato in immissione. In relazione poi all’attuale congiuntura economica è strategica la possibilità di sviluppare una rete di distribuzione di biometano nelle aree rurali, in prossimità degli impianti di produzione, e di puntare ad una riconversione a biometano del parco macchine agricole che oggi utilizza gasolio. Come pure è importante – conclude l’Organizzazione degli imprenditori agricoli – la possibilità per le aziende agricole di cumulare gli incentivi sul biometano con altri incentivi pubblici nella misura massima del 40%, in previsione delle nuove opportunità di finanziamento che potranno derivare dalla prossima programmazione di sviluppo rurale.

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