Emergenza continua. Scosse e maltempo. L’agricoltura perde 100 milioni di euro a settimana

Il mix di terremoto e maltempo mette in ginocchio il Centro Italia. Dopo cinque mesi in balia della natura, la popolazione e le aziende sono stremate. Le nuove scosse hanno aggravato una situazione già drammatica, complicata anche dall’ondata eccezionale di gelo e neve che ha reso inaccessibili molte strade, ostacolato la circolazione e i soccorsi, falcidiato le produzioni agricole e distrutto gli allevamenti. Di questo passo, il settore primario sta perdendo circa 100 milioni di euro a settimana -tra danni alle coltivazioni e ai beni strumentali, perdite alla zootecnia e soprattutto mancata commercializzazione- in aree a fortissima vocazione rurale. Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio infatti “valgono” 5,8 miliardi di euro in termini di produzione agricola annua. Lo afferma la Cia-Agricoltori Italiani, che sta monitorando, attraverso le proprie strutture territoriali, le zone colpite dell’Appennino.

san_ginesio_1Piena emergenza E’ chiaro che siamo in una condizione di piena emergenza, ma la priorità in questo momento riguarda sicuramente gli allevamenti – spiega la Cia – con le stalle pericolanti o crollate tra il peso della neve e le nuove scosse, centinaia di animali morti o feriti e aziende isolate col bestiame al freddo e senza cibo per l’impossibilità di approvvigionamento mangimi. Uno scenario desolante – fa notare la Cia – con ancora pochi ripari provvisori messi a disposizione di chi ha perso la stalla, su circa 700 richieste inoltrate dal 24 agosto in poi. E nonostante non stia mancando la solidarietà tra gli agricoltori, con ripari di fortuna e ospitalità, c’è preoccupazione per i tanti ritardi accumulati e le difficoltà burocratiche. Per questo la Confederazione rivolge un appello al Governo affinché si attivino subito gli strumenti necessari, a livello nazionale ed europeo, per indennizzare almeno parte dei danni subiti dagli allevatori e agevolare un ritorno alla normalità che altrimenti diventa sempre più difficile.

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