Assicurazione sul grano. Nuove tutele per il reddito degli agricoltori, in Ue l’Italia è la prima a farlo

grano_internaIl Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che è stata presentata questa mattina a Roma dal Ministro Maurizio Martina, e per Ismea dal Presidente Enrico Corali e dal Direttore generale Raffaele Borriello, la prima assicurazione sui ricavi per il settore cerealicolo. Si tratta di uno strumento sperimentale e innovativo per la gestione del rischio per i produttori di grano duro e tenero.

Come funziona Un produttore agricolo di grano oggi può sottoscrivere la polizza ricavo, pagando un premio alle assicurazioni che viene coperto per il 65% dall’agevolazione del Ministero. Nel caso il ricavo scenda del 20% rispetto alla media triennale del ricavo per ettaro, l’agricoltore riceverà dalla compagnia assicurativa un indennizzo per la perdita di reddito.  Per avviare la sperimentazione è prevista anche la riassicurazione di Ismea, in modo da offrire alle compagnie assicurative una forma di protezione da eventuali perdite in questa prima fase di lancio delle polizze. Questa polizza è aggiuntiva rispetto alle garanzie tradizionali contro le avversità come gelo, siccità alluvione o eccesso di neve, grandine o sbalzi termici.  Facendo un esempio concreto rispetto ai prezzi registrati quest’anno, per un’azienda foggiana di 10 ettari il risarcimento per perdita ricavo sarebbe stato pari a 3.720 euro, ottenuto dalla differenza tra la media triennale dei ricavi di 11.295 euro e l’introito effettivo del 2016 pari a 7.575 euro.

Le altre azioni previste per la filiera Nella misura sono anche previsti contratti di filiera nel piano cerealicolo nazionale. Investiti 10 milioni di euro su contratti che valorizzano il lavoro degli agricoltori e consentono ai produttori di pasta di approvvigionarsi sempre di più di grano italiano di qualità. L’obiettivo della misura è aumentare le superfici coltivate coinvolte passando da 80.000 a 100.000 ettari. Predisposta anche l’etichetta d’origine per la filiera grano pasta. Inviato a Bruxelles lo schema di decreto per introdurre in maniera chiara e leggibile l’origine del grano e della semola sulle confezioni di pasta italiane. Sono in corso gli approfondimenti tecnici con la Commissione Ue.

Il futuro della cerealicoltura italiana «Saremo i primi in Europa – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – a sperimentare un’assicurazione sui ricavi per i produttori di grano. Si tratta di uno strumento concreto di tutela del reddito per gli agricoltori e risponde in maniera più efficace all’esigenza di proteggere le aziende rispetto al passato. In particolare in una produzione come quella cerealicola, esposta a fluttuazioni di mercato e all’influenza di variabili internazionali, diventa fondamentale che le imprese possano programmare meglio la produzione e avere un meccanismo di protezione in caso di crollo del prezzo. Lo abbiamo visto quest’anno quando le quotazioni sono scese fino a 18 centesimi al chilo. Un prezzo che non consente nemmeno di recuperare i costi di produzione. Con l’assicurazione ci sarebbe stato un indennizzo immediato rispetto a queste perdite. È uno strumento sperimentale nel quale vogliamo investire e per questo abbiamo stanziato 10 milioni di euro che serviranno ad agevolare la sottoscrizione da parte dei nostri agricoltori. Allo stesso tempo andiamo avanti per rafforzare i rapporti nella filiera grano pasta – ha concluso il ministro -, attraverso il sostegno ai contratti di filiera inseriti nel Piano cerealicolo nazionale e puntando alla massima informazione dei consumatori con l’origine della materia prima in etichetta».

Confagricoltura esprime soddisfazione per l’introduzione a titolo sperimentale della polizza ricavi per grano tenero e duro presentata oggi al Mipaaf dal ministro Maurizio Martina insieme al presidente e al direttore dell’Ismea Enrico Corali e Raffaele Borriello.

Confagricoltura soddisfatta «E’ uno strumento importante, che chiedevamo da tempo – commenta Confagricoltura – e che potrebbe introdurre elementi di stabilizzazione nei redditi degli agricoltori». Confagricoltura sottolinea in particolare l’individuazione della soglia di compensazione al 20% minimo di calo di ricavo. Un elemento che l’Organizzazione sta chiedendo di inserire, in ambito di revisione delle regole della Pac da approvare con il regolamento “Omnibus”, in via estensiva a tutti gli strumenti di gestione del rischio. Ulteriore elemento di grande interesse è lo stanziamento da parte del ministero delle Politiche agricole di 10 milioni di euro finalizzati ad agevolare la sottoscrizione delle polizze assicurative da parte degli agricoltori. Confagricoltura auspica infine che l’esperimento si riveli di successo e che possa essere esteso ad altri comparti dell’agricoltura italiana.

 

 

 

Informazione pubblicitaria