Razza Romagnola. Si spengono le luci su edizione di successo

romagnola_razza3È calato il sipario sulla 26ma edizione della Mostra Nazionale del bovino di razza Romagnola che ha portato a Imola (BO) oltre cento esemplari, siglando un bilancio conclusivo che certifica un successo senza precedenti.

Inserita nell’ambìto dei tre giorni che a Imola, dal 16 al 18 giugno, hanno caratterizzato la Fiera Agricola del Santerno – Presidio della Biodiversità giunta alla sua settima edizione, la Mostra Nazionale del bovino di razza Romagnola ha saputo attrarre il pubblico delle grandi occasioni al punto che l’assessore all’Agricoltura del Comune di Imola, Pierangelo Raffini, ha parlato di un incremento di visitatori pari a un +20% rispetto all’edizione dello scorso anno.

“Nel ring hanno sfilato i migliori esemplari di una razza di bovini da carne che rappresenta una delle eccellenze del territorio – ha voluto sottolineare Maurizio Garlappi, presidente dell’Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna (Araer) che insieme ad Anabic (Associazione nazionale allevatori bovini da carne), al Comune di Imola, all’Associazione allevatori asini di razza Romagnola (Asirara) e alla cooperativa Clai ha organizzato la rassegna – e soprattutto, grazie alle numerose iniziative che abbiamo inserito nel programma calendarizzato nell’arco dei tre giorni, siamo riusciti a catturare l’attenzione di molte persone non addette ai lavori, prime fra tutte le famiglie”.

Tra gli appuntamenti più seguiti dal numeroso pubblico assiepato a bordo ring, va annoverata la gara per indovinare il peso del torello Romagnolo, che ha visto in gara Figaro di Pratocalcio dell’Azienda agricola Pasqui Gino e Domenico di Forlì (412 kg di peso certificato sul posto) raccogliendo ben 497 schede in cui altrettanti spettatori hanno indicato quale, a giudizio di ognuno, poteva essere il peso dell’animale: in palio per il vincitore c’era una ricca fornitura di vari tagli di carne di bovino di razza Romagnola offerto dalla cooperativa Clai.

Particolarmente partecipata la sfilata che nella mattinata di domenica, 18 giugno, ha decretato il vincitore del Best in Show, maschile e femminile, di tutte le categorie in gara. Il prestigioso riconoscimento è andato rispettivamente a Dodo dell’Azienda agricola Cenni di Ravenna e a Aida delle Querce dell’Azienda agricola Donati sempre di Ravenna, due splendidi soggetti a cui il giudice di gara, Antonio Chiavini, ha assegnato il massimo riconoscimento, pur ammettendo che il livello della competizione tra gli animali in gara era tale da rendere difficile la sua valutazione.

“Una rassegna così partecipata e capace di suscitare tra i visitatori tanto entusiasmo – è l’analisi conclusiva del direttore di Araer, Claudio Bovo – non può che infondere fiducia sul futuro di questa razza autoctona dell’Emilia Romagna la cui sopravvivenza, fino a pochi anni fa, era messa seriamente in discussione a causa di una riduzione di capi e allevamenti che dal 2005 al 2015 ha dovuto registrare rispettivamente un -30% e un -43%.

La tendenza, soprattutto nella provincia di Bologna, sembra invertirsi, tant’è vero che nel 2016, relativamente ai capi iscritti al Libro genealogico, si è registrato un +3,87%. Un buon risultato che non è certo frutto del caso, bensì dell’attività che insieme ad Anabic portiamo avanti per il miglioramento genetico della razza, a cui si devono aggiungere momenti come la Mostra appena terminata che rappresentano occasioni imperdibili per valorizzare una razza di elevata qualità”.

Particolarmente interessante si è rivelata la sfilata degli asini di razza Romagnola, che grazie all’intensa attività portata avanti da Asirara soprattutto negli ultimi 15 anni, oggi non rappresenta più una specie a rischio estinzione.         Tra le note di colore che hanno suscitato grande interesse tra il pubblico va ricordata la sfilata di alcuni bovini ed equini appartenenti alle razze più piccole al mondo: rispettivamente la Dexter e la Falabella.

 

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