Vino. Missione in Usa e Canada per i Grandi Marchi del made in Italy

Dopo il successo dell’evento istituzionale in Svizzera dello scorso 25 settembre, l’Istituto Grandi Marchi è già pronto a ripartire per il prossimo appuntamento e questa volta vola oltreoceano per atterrare in Canada, prima, e negli USA, poi. La missione si articola in 3 tappe: il 16 ottobre, all’hotel Fairmont di Vancouver, dove è previsto un seminario moderato da Barbara Philip, MW, incentrato sulla scoperta dei vini “Icon” dell’Istituto e a seguire una degustazione walk-around riservata al trade e alla stampa locale. Il giorno successive (17 Ottobre) tappa per seminario e walk-around tasting al Ranchmen’s Club di Calgary, dove lo stesso tema verrà presentato da Tom Firth, fondatore di Cowtown Wine e apprezzato opinion leader canadese. Infine, il 19 ottobre a New York dove, in concomitanza con la Wine Experience , si terra’ un esclusivo sommelier lunch presso il Ristorante “Del Posto”.

Calice Vino-2«Stati Uniti e Canada sono due piazze strategiche rappresentando il primo e il secondo mercato di sbocco extra-UE per i nostri vini, totalizzando in valore circa il 25% e il 13% delle esportazioni complessive dell’Istituto – afferma Piero Mastroberardino, Presidente dell’Istituto Grandi Marchi. “Il Canada è un mercato molto articolato e composito, perchè ogni provincia segue regole di importazione diverse, ma continua a darci grandi soddisfazioni. I canadesi destinano al vino oltre il 30% della spesa totale delle bevande alcoliche e la penetrazione del prodotto sembra essere in costante crescita negli ultimi anni. Il consumo è tradizionalmente orientato al vino rosso, che copre oltre il 50% del valore, ma sono i vini bianchi e gli spumanti a mostrare ultimamente i tassi di crescita più interessanti. Per quanto riguarda gli Stati Uniti una recente ricerca realizzata per noi  da Wine Monitor – e di cui daremo notizia a breve – evidenzia come continui il predominio dell’export italiano: l’Italia detiene un marketshare del 32% a valore precedendo così la Francia, la Nuova Zelanda e l’Australia. Fra i dati più significativi, è interessante notare una crescita in valore di oltre il 20% negli ultimi 5 anni (2016/11) del vino italiano, crescita significativa in quanto sostenuta dall’aumento del prezzo medio».

L’Istituto del Vino di Qualità – Grandi Marchi, nasce nel 2004 dall’intuizione di un gruppo di produttori storici del Belpaese: formare una compagine di aziende vitivinicole particolarmente affini fra loro per caratteristiche interne, storia, tradizioni e comunione di intenti, al fine di promuovere la viticoltura e il vino di qualità, diffondendo e sostenendo la cultura enologica italiana, soprattutto oltreconfine. Le 19 aziende riunite intorno al progetto rappresentano l’eccellenza delle espressioni vinicole regionali  del nostro paese che, con i suoi 642.000 ettari di vigneto, la sua incredibile varietà di contesti pedoclimatici e una vendemmia che va da fine luglio a fine novembre, è in grado di offrire vini con caratteristiche uniche ed eterogenee. Un’alleanza in cui ciascuna azienda, senza rinunciare alle proprie peculiarità, pone a disposizione del gruppo elementi convergenti verso finalità comuni, con l’intento dichiarato di generare valore per l’intero comparto. Da allora, l’Istituto, che esprime il 7% dell’export vinicolo nazionale e vanta ben 12 regioni rappresentate, ha portato i suoi vini a visitare quasi tutto il mondo: ha toccato 23 Paesi vicini e lontani, è stato 63 volte in Russia, 42 volte negli Stati Uniti, 31 volte in Giappone, 29 in Canada e 28 in Cina per un totale complessivo di oltre 330 eventi e 62.000 operatori incontrati. E ha stretto rapporti duraturi con organi e istituzioni nazionali e internazionali, incluso l’Institute of Masters of Wine, l’associazione più esclusiva di esperti di vino esistente al mondo, portandola finalmente in Italia a celebrare il suo 8°  Simposio.

 

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