Felici e fondenti. Clara e Gigi Padovani svelano “L’ingrediente della felicità”

ingrediente_felicitaNon basta amare il cioccolato: bisogna conoscerlo. Abbandonate i sensi di colpa quando addentate una tavoletta o gustate una pralina. Il Cibo degli Dei non mette affatto a rischio la linea né crea problemi di dipendenza.  Come dimostrano gli studi scientifici più recenti, Theobroma cacao rende «felici e fondenti» grazie alle sostanze antistress che contiene, e fa bene al cuore e alla circolazione. Ma, soprattutto, attiva il cosiddetto «ormone del buonumore», la serotonina, che aiuta la regolazione del sonno e dell’attività sessuale e, grazie al piacere che proviamo nel gustarlo, induce una sensazione di benessere. Clara e Gigi Padovani ci conducono nel mondo del cioccolato in questa guida colta e curiosa, “L’ingrediente  della felicità. Come e perché il cioccolato può cambiarci la vita” (Centauria), che ripercorre un’autentica storia e filosofia del Cibo degli Dei, tra aneddoti, personaggi, curiosità, regole di degustazione e citazioni letterarie.  Sapevate che i Gesuiti e i Domenicani hanno avviato una disputa teologica su quando bere la cioccolata calda? Riguardo a questa diatriba nel libro si pubblicano anche documenti inediti provenienti da un convento di Novellara (Re). Come in un buon vino è importante il vitigno e il terroir, così in un fondente di qualità contano i crus di origine delle fave di cacao: meglio il Criollo, il Trinitario o il Forastero? È più buono quello del Venezuela o della Costa d’Avorio? Come si deve degustare e con quali abbinamenti enoici? Una piccola bibbia per i molti amanti di Theobroma cacao, ma anche per chi ancora deve scoprire di esserlo.

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