Tartufo, tutto il profumo del made in Italy

"Un grande successo che conferma il tartufo come portabandiera del made in Italy di qualità". Giancarlo Picchiarelli, presidente dell’associazione nazionale Città del Tartufo, commenta così la partecipazione delle Città delle Tartufo al Salone internazionale del Lusso, alla Fiera di Verona. "Una presenza estremamente positiva – prosegue Picchiarelli –, sia per la posizione centrale del nostro stand all’interno della fiera, sia soprattutto per la qualità della nostra offerta e delle iniziative in programma. In primis le degustazioni che hanno visto la partecipazione entusiasta di addetti ai lavori, professionisti della ristorazione e giornalisti specializzati. Il tartufo inoltre, così come è avvenuto nelle nostre iniziative di Verona, rappresenta sempre più il vero biglietto da visita della qualità agroalimentare, di quei territori ed ambienti incontaminati che esprimono oltre che eccelse produzioni tartufigine, vini di grande eccellenza, gli oli, e tutti gli altri prodotti tipici che hanno reso famoso nel mondo il paniere del tipico italiano".
E l’associazione nazionale Città del Tartufo, insostituibile ed efficace strumento di promozione e valorizzazione del tartufo italiano, esce dal Salone del Lusso con un ruolo di interlocutore ancora più
forte: "Nei giorni di Verona – aggiunge Picchiarelli – abbiamo avuto la possibilità di avviare delle possibili collaborazioni con veri e propri colossi del made in Italy, per portare avanti azioni di promozione per il tartufo".
Nel futuro prossimo, inoltre, per le Città del Tartufo impegno nelle strategie di marketing e a livello normativo: "Stiamo portando avanti – conclude il presidente Picchiarelli – un progetto di formazione
all’interno delle Città del Tartufo, per confrontarci sul mercato e verso i consumatori con un solo linguaggio in fatto di promozione e di comunicazione del tartufo. Attraverso progetti, come Res Tipica, stiamo cercando di creare delle connessioni tra la politica culturale e lo sviluppo locale, in modo da stabilire incontri fra i Comuni membri delle Associazioni delle Città d’identità (come appunto le Città del Tartufo) appartenenti ad una stessa area geografica per sfruttare le grandi opportunità di sviluppo di questi territori".
L’associazione nazionale Città del Tartufo, nata nel 1990, ha sede a Valtopina (Pg) e conta, fra i propri associati, 33 Comuni in tutta Italia: Acqualagna, Agnone, Alba, Apecchio, Ascrea, Asti, Bagnoli
Irpino, Borgofranco sul Po, Campello sul Clitunno, Camugnano, Carpineto Romano, Casteggio, Castel di Casio, Celano, Fabro, Gubbio, Leonessa, Millesimo, Montaione, Montefiorino, Montespertoli, Norcia, Quadri, Roccafluvione, San Giovanni d’Asso, San Miniato, San Pietro Avellana, Sant’Agata Feltria, Sant’Angelo in Vado, Savigno, Torrebruna, Valtopina, Volterra. 
Aderiscono inoltre 8 Comunità montane: Monte Peglia e Selva di Meana, Alto Chiascio, Alta Val Bormida, Appennino Modena Ovest, Catria e Nerone, Alta Val di Cecina, Monte Subasio, Alto Molise; tre Province: Pisa, Mantova, Isernia; e la Regione Molise.

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