Controlli “dal campo alla tavola” per la sicurezza alimentare

Controlli, sopralluoghi, e campionamenti in tutta la filiera produttiva per garantire una sicurezza alimentare “dal campo alla tavola”. Per questo motivo la Giunta Regionale ha definito i piani di controllo su tutta la filiera degli alimenti di origine animale del 2007, così, all’attività di sorveglianza svolta dalle Asl sull’igiene e la somministrazione degli alimenti si affiancano altri tre piani di controllo che coprono le differenti tipologie di prodotti di origine animale. Ai raggi x tutti i prodotti agricoli, freschi o trasformati, che costituiscono l’alimentazione base degli animali per verificare che non contengano sostanze proibite. In secondo luogo i servizi veterinari delle dodici aziende sanitarie regionali e le sezioni toscane dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale provvedono ad effettuare esami batteriologici, virologici e chimici in tutti gli allevamenti per prevenire e contrastare eventuali trattamenti illeciti. Controlli a tappeto,  infine, nei macelli, nelle industrie di trasformazione e nella fase della commercializzazione.
“Questo impegno – afferma l’assessore Enrico Rossi – si colloca a buon diritto all’interno della tutela della salute dei cittadini. In Toscana i controlli dal campo alla tavola sono consolidati da anni e nel 2007 saranno incrementati. I Servizi veterinari hanno pianificato gli interventi a partire da una valutazione oggettiva dei dati storici, dei risultati dei controlli negli anni precedenti e dal quadro sanitario internazionale che ci viene fornito dal nostro sistema di gestione delle “allerta” comunitarie. Tutto questo anche grazie al consenso del mondo della produzione, degli allevatori ed operatori economici che si comportano per la grande maggioranza in maniera virtuosa e che anche per questo sono sempre più conosciuti e riconosciuti sui mercati nazionali ed internazionali”.

Allevamenti e alimenti: i controlli. I controlli riguardano sia gli impianti che gli allevamenti. In Toscana operano 78 mangimifici – per la maggior parte di dimensioni medio-piccole – e oltre 800 intermediari. La vigilanza sulla presenza di residui negli animali e nei prodotti derivati prevede in Toscana controlli aggiuntivi rispetto a quelli previsti dal piano nazionale. Nel 2005, ad esempio, sono state controllate 276 aziende suinicole (6 le violazioni riscontrate) e 26 quelle legate all’allevamento di galline (nessun violazione riscontrata). Sorvegliate anche le condizioni di trasporto degli animali. In Toscana sono 1.225 gli impianti attivi a bollo CE per quanto riguarda la trasformazione di prodotti di origine animale: 468 per le carni, 266 per i pesci, 35 per la selvaggina, 456 per latte e uova. Per quanto riguarda il capitolo delle produzioni, qualche dato sul numero dei capi macellati, in Toscana, nel 2005: si va dai circa 4.700 vitelli a carne bianca ai quasi 68.000 vitelloni, dalle 1.200 vacche ai 233.000 suini. 11 i bufali, 515 i suini, più di 236 mila le capre e 227 mila gli agnelli. In tutto vengono macellati, in un anno oltre 561.000 capi: più di 1.500 al giorno. Ma i controlli riguardano anche tutte le altre produzioni: polli e tacchini, conigli e selvaggina, cinghiali e acquicoltura, lattiero-caseario e apicoltura. Nel 2005 la produzione di polli toscani ha raggiunto le 1.688 tonnellate e la produzione di conigli ha sfiorato le 1.200 tonnellate.

Marta Santopolo

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