Solidarietà Presidi Slow Food, dalle carcere al Sud del Mondo

Ortaggi tradizionali e solidarietà con i piccoli produttori dei Presìdi Slow Food di Africa e Sud America Slow Food Italia ha avviato un nuovo progetto che vedrà coinvolto un gruppo di detenuti del carcere di Saluzzo. Il punto di partenza sarà la risistemazione dell’attuale orto del carcere dove i detenuti, seguiti dall’agronomo Ezio Giraudo, apprenderanno le tecniche colturali e coltiveranno frutta e ortaggi di stagione.
Grazie ad una serie di lezioni di cucina tenute dallo chef Giuseppe Barbero (Boccondivino, Bra) i detenuti che già lavorano all’interno della mensa apprenderanno ad utilizzare in maniera ottimale le risorse provenienti dall’orto. In questo modo, oltre all’aspetto didattico, la creazione e la cura dell’orto porteranno un sensibile miglioramento nell’alimentazione dei detenuti.
Infine, il pasticcere Federico Molinari (Laboratorio di Resistenza dolciria, Alba) organizzerà un laboratorio di pasticceria per la creazione di dolci e biscotti a base di materie prime dei Presìdi del Sud del mondo, che potranno essere poi venduti all’esterno del carcere e costituire così una remunerazione per gli stessi reclusi.

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