Cooperazione internazionale, accordo Basilicata con i colombiani di Boyacà

Trasferimento dell’esperienza acquisita nello sviluppo del modello di agriturismo lucano e della tecnologia nel settore della produzione ortofrutticola; implementazione dell’industria enologica e della coltivazione dell’uva con riferimento all’esperienza lucana; incremento del settore ovicolo con riferimento alla produzione e trasformazione dei prodotti derivati; trasferimento del know-how del settore termale riferito sia alla trasformazione di acque sulfuree e termali che alla promozione dell’area del benessere; formazione relativa alla produzione dell’artigianato artistico. Sono i principali campi d’interventi previsti dall’intesa di cooperazione sottoscritta oggi, a Potenza, dal presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo, e dal governatore del Dipartimento di Boyacà (Colombia), Jorge Eduardo Londono Ulloa alla presenza del presidente della Commissione lucani all’estero, Pietro Simonetti, e del presidente della Federazione dei lucani in Colombia, Macario Zito.
In Colombia sono particolarmente attive cinque associazioni di lucani riunite in federazione. In particolare, fra i principali settori produttivi della regione di Boyacà spicca una tradizione legata alla lavorazione dell’oro da parte di tanti lucani arrivati in Colombia soprattutto da Rivello, Lagonegro, Maratea e Paterno.
Il dipartimento di Boyacá confina a nord con i dipartimenti di Norte de Santander e Santander , ad est con i dipartimenti di Arauca e Casanare , a sud con quelli di Meta e Cundinamarca , ad ovest con quelli di Cundinamarca e Antioquia. Il territorio è prevalentemente montagnoso interessato dai rilievi della Cordigliera Orientale. Tra le valli principali vi è la valle scavata dal fiume Bogotà dove è situata la capitale Tunja. Nella sola parte occidentale il territorio diviene pianeggiante digradando verso il fiume Magdalena che segna il confine con il dipartimento di Antioquia.
Il capoluogo è Tunja, una città coloniale a 2.800 metri sul livello del mare che si sviluppa su un territorio di origine vulcanica e si presenta con un paesaggio molto simile alla Basilicata.
“Per le ragioni economiche, per le affinità paesaggistiche e, soprattutto, per la presenza di molti lucani – ha detto il governatore colombiano, Jorge Eduardo Londono Ulloa – abbiamo deciso di promuovere questa intesa che rafforza il legame fra le due regioni e produce un utile scambio di informazioni sul piano economico e culturale”.
“Questa intesa – ha detto il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo – punta a consolidare il rapporto di cooperazione con l’america latina e, in particolare, con la Colombia anche al fine di rinsaldare un legame con i tantissimi lucani che vivono in quelle regioni e che sono riusciti a distinguersi in tanti comparti economici. Promuovere uno scambio fra le due realtà significa anche consolidare il vincolo di identità culturale esistente tra le rispettive comunità”.  Il protocollo d’intesa prevede anche azioni nel settore scientifico e nel settore del restauro del patrimonio culturale.
“Anche per questa ragione – afferma il presidente della Commissione dei lucani all’estero – stiamo definendo un’intesa con l’Università degli studi di Basilicata. L’obiettivo è quello di realizzare un accordo rivolto a stabilire forme di collaborazione scientifica con l’Università statale di Boyacà sia attraverso uno scambio di attività formative, nei settori del restauro e dell’agriturismo, sia ospitando studenti colombiani in Basilicata”.

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