Nelle aziende senesi si vendemmia con i tickets

Per chi si faceva aiutare da parenti e amici nella vendemmia o per la raccolta delle olive erano in arrivo pesanti multe anche in provincia di Siena. C’è chi si è preso anche 10-20mila euro di multa per essersi fatto aiutare nella raccolta da qualche pensionato o amico senza contratto. E’ una novità importante secondo la Cia di Siena, che si è battuta da tempo per questo risultato, raggiunto con la comunicazione del Ministro del Welfare Damiano. Basteranno dei ticket del valore di 10 euro ciascuno, che l’azienda agricola dà al lavoratore occasionale, pensionato o studente, e tutto sarà in regola. “Una bella notizia – sottolinea il presidente della Cia senese, Roberto Bartolini – che permetterà di mantenere quella che nella nostra provincia non è solo un occupazione ma anche una tradizione, come la vendemmia. Per il momento si tratta di una novità sperimentale, valida solo per la prossima vendemmia, ma non si esclude che si possa estendere ad altre prestazioni occasionali di tipo accessorio come la raccolta delle olive”. Sono da ricondurre a questo tipo di prestazione lavorativa tutte quelle attività di natura occasionale rese da pensionati e studenti.

Ogni ticket varrà 10 euro – La remunerazione per lavoro accessorio avviene tramite la consegna al lavoratore di buoni il cui valore nominale viene stabilito dal Ministero, in questo caso tenuto conto della medie delle retribuzioni orarie in agricoltura, è stato disposto che il valore nominale del singolo ticket sarà di 10 euro, i buoni saranno acquistabili presso le sedi Inps. Nel contratto 2007 un vendemmiatore percepiva 6,42 euro all’ora.

Come funziona la novità – “Il lavoro occasionale – spiega Mirko Morrocchi, tecnico della Cia di Siena – non rientra nella disciplina del lavoro subordinato e quindi le aziende che intenderanno avvalersene non dovranno presentare nessuna denuncia aziendale all’Inps, né comunicare l’assunzione per via telematica ai Centri per l’Impiego, né tanto meno compilare una busta paga per questi soggetti. Dovranno semplicemente comunicare all’Inps la volontà di accogliere questo tipo di lavoro, acquistare poi i carnet con i buoni e distribuirli al termine dei lavori ai pensionati e agli studenti che effettueranno la vendemmia”. Successivamente i lavoratori dovranno rivolgersi alle sedi Inps per riscuotere l’equivalente netto del ticket pari a 7.50 euro, mentre i restanti 2.50 euro saranno in parte trattenuti dall’Inps e accreditati al lavoratore a titolo di contributi personali, in parte riversati all’Inail per l’assicurazione contro gli infortuni e in parte trattenuti, sempre dall’Inps, quale compenso per la remunerazione del servizio.

Marta Santopolo

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