San Gimignano, alla scoperta di una città bella e buona

I viaggi si nutrono di domande e di voglia di scoprire quello che è mascherato dall’apparenza, si cela in un velo di mistero o, più semplicemente, si nasconde in uno scrigno di Tesori. E di questo si nutre anche ogni singolo visitatore che brama dalla voglia di sapere cosa si nasconde dietro l’incantevolezza di un territorio, l’arte e la storia di una città, i suoi prodotti enogastronomici e quelli artigianali, le sue tradizioni e la sua cultura. Di questo si nutre ogni singolo visitatore che, scorgendo da lontano un affascinante profilo turrito, attraversa campagne costellate di viti ed olivi fino a varcare le porte di San Gimignano. Ecco come il turista indossa i panni dell’esploratore per un viaggio onirico in grado di coinvolgere tutti i sensi del percepire umano, tatto, gusto, olfatto, vista e udito al servizio della scoperta dei Tesori di una Città bella e buona. Solo così è possibile dare sfogo ad una sorta di sesto senso rappresentato dalla voglia di immaginare e poi catturare tutti quei valori di cultura e tradizione che spesso non si possono spiegare o descrivere proprio per la loro affascinante impercettibilità. Quell’impercettibilità che sembra quasi farti da guida emozionale lungo le vie del borgo che ti avvolge con mostre, laboratori, spettacoli, degustazioni ed iniziative di ogni genere raccolte in uno scrigno di appuntamenti, denominato appunto “Tesori di San Gimignano” e che per il quarto anno consecutivo, negli ultimi due mesi dell’anno (fino al 31 dicembre), è stato capace di attirare turisti da ogni parte del mondo.

Promozione del territorio – Non che ce ne fosse bisogno per una città già Patrimonio dell’Umanità Unesco, ma se non altro una formula ideale di promozione in grado di coinvolgere in tutto e per tutto ogni visitatore spingendolo ad entrare in contatto con la reale essenza del territorio. Una soluzione concreta contro il turismo mordi e fuggi che assedia le principali mete proposte da depliant e agenzie di viaggio. Il segreto dell’ottima riuscita della manifestazione? Risiede nell’aspetto più affascinante della manifestazione stessa: la capacità di coinvolgere in primo luogo la comunità nel trasmettere i valori e le peculiarità della propria cultura, delle proprie tradizioni, dei propri mestieri e della propria identità che si rispecchia nella vita di ogni giorno.

Prodotti tipici – Proprio da qui lo zafferano, il vino o l’olio acquisiscono un gusto particolare. Proprio da qui le mani degli artigiani riflettono un’affascinante quanto misteriosa maestria. Proprio da qui le opere d’arte trasmettono intense sensazioni da vivere in cornici uniche. Proprio da qui, insomma, i tesori di San Gimignano sono in grado di emanare tutto il loro splendore. Camminare per le strade e i vicoli del borgo significa in primo luogo lasciarsi trasportare da un’altalenare di emozioni e sensazioni che rendono unica una degustazione, una visita al museo, una sosta nei ristoranti, una presentazione di un libro o una sera a teatro. E non rimane che lasciarsi trasportare dalle emozioni e dal fascino insito in queste, senza indugiare o frenare il loro piacere con la consapevolezza che tanto saranno per sempre conservate, oltre che nel proprio io, anche da mura e palazzi medievali sui quali vigilano da secoli quelle stesse torri che custodiscono i tesori di San Gimignano.
 
 

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