Crisi: interventi straordinari per le imprese agricole in grande affanno

“L’agricoltura italiana sta attraversando una crisi assai complessa. E’ uno dei momenti più difficili degli ultimi trent’anni. Sia i dati sul valore aggiunto che quelli dell’annata agraria appena conclusa lo confermano. Per questo motivo rinnoviamo l’invito a Governo e Parlamento a predisporre al più presto misure straordinarie che permettano di ridurre i gravosi costi di produzione e i pesanti oneri sociali che comprimono l’operatività delle imprese agricole, molte delle quali rischiano di chiudere nel giro di poco tempo. Ma quello che serve di più è un nuovo progetto di politica agraria. E questo è compito della Conferenza nazionale sull’agricoltura e lo sviluppo rurale che, quindi, va svolta entro breve”. Lo ha sostenuto il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi nella sua relazione al Consiglio nazionale che si è svolto oggi a Viareggio.

Scenario buio –  “Siamo in presenza di uno scenario che impone precise scelte a sostegno delle aziende agricole. Bisogna evitare lungaggini e rinvii, che rischiano di aggravare ulteriormente la situazione. Per tale ragione -ha aggiunto Politi- abbiamo deciso che, dopo le iniziative di novembre, proseguirà nelle prossime settimane la mobilitazione che si farà sempre più incalzante sull’intero territorio nazionale. Obiettivo prioritario resta quello di tutelare i redditi degli agricoltori, di ridurre i pesanti costi delle imprese, di facilitare l’accesso al credito, di favorire il ricambio generazionale, di delineare un nuovo progetto di politica agraria”. “La mobilitazione -ha rilevato il presidente della Cia- si articolerà con iniziative sia a livello nazionale che territoriale, per fare in maniera che, subito dopo la pausa delle feste di Natale, nella discussione parlamentare di alcuni provvedimenti, come quelli sulla competitività e sul sostegno alle famiglie e alle imprese, vengano apportate significative modifiche che rispondano alle esigenze dei produttori agricoli”. “Nei recenti provvedimenti varati dal governo -ha avvertito Politi- non ci sono risposte efficaci e concrete alle nostre sollecitazioni. Il problema dei costi produttivi e degli oneri sociali per le imprese agricole resta grave”.

Scelte coraggiose – Parlando dei temi più generali dell’economia, il presidente della Cia ha evidenziato che “per affrontare e superare una crisi complessa ed imprevedibile come quella che stiamo vivendo occorrono misure più coraggiose, incisive e realmente mirate per ridare fiato alle imprese e rilanciare i consumi delle famiglie”. Per quanto riguarda, invece, gli investimenti, Politi ha riaffermato “la necessità di intervenire sia per le grandi che per le piccole opere pubbliche. In questo contesto devono essere ripristinati i finanziamenti del Piano irriguo nazionale. In particolare per l’agricoltura è indispensabile potenziare anche le strutture di comunicazione e per la logistica, dalle infrastrutture per la commercializzazione locale ai centri di raccolta ed alle piattaforme di stoccaggio dei prodotti. Non solo. La costruzione delle linee ferroviarie ad alta velocità libera tratte che dovranno essere destinate al trasporto locale, alleviando le difficoltà di collegamento delle aree rurali”.

Mobilitazione – Nella mobilitazione della Cia -ha affermato il presidente confederale- “verrà rivolta attenzione anche all’accordo sull’health check della Pac. Occorre, infatti, sviluppare le necessarie iniziative a livello nazionale per garantire alle imprese strumenti e mezzi validi per continuare ad operare con efficacia sul mercato”. Politi, infine, ha annunciato che nelle prossime settimane “si realizzeranno anche iniziative unitarie con i soggetti della rappresentanza agricola che hanno recentemente manifestato posizioni convergenti con le istanze di mobilitazione della Cia” .

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