Ocm vino, preoccupano le nuove regole

Avanza sull’orizzonte del vino italiano, l’ombra di nuove regole europee, che come una ragnatela, paiono destinate a complicare anziché semplificare la vita di produttori e consumatori. L’incertezza e la preoccupazione della filiera del vino senese, in vista delle nuove norme in materia di denominazioni ed etichettatura, volute dall’Unione Europea, ha portato numerosi produttori, tra i quali nomi storici e blasonati, come Biondi Santi e Contucci, a partecipare all’incontro organizzato dall’Unione Agricoltori di Siena oggi al Bastione San Filippo della Fortezza Italiana, in collaborazione con Enoteca Italiana, dal titolo “Nuova Ocm Vino: applicazione e ricadute sulla viticoltura senese”.

Il presidente Galletti di Enoteca Italiana  – “C’è preoccupazione in tutta la filiera, perché alcuni regolamenti attuativi non sono stati ancora definiti – spiega Claudio Galletti, presidente di Enoteca Italiana e assessore provinciale all’Agricoltura -, in particolare su denominazioni, etichettature, pratiche enologiche. C’è la richiesta di rinviare di un anno l’approvazione delle nuove norme. Si guarda con inquietudine a possibili scenari, se non si riuscirà ad apportare correttivi alla normativa. Il processo di qualità deve andare avanti – aggiunge -, alcune delle nuove regole, se non modificate, rischiano di rallentarlo, se non addirittura di bloccarlo”.

Confagricoltura senese – La premessa di Alessandro Cinughi de Pazzi, presidente dell’Unione provinciale Agricoltori di Siena, che ha ringraziato con slancio Galletti per il ruolo che Enoteca Italiana svolge nella promozione e tutela del vino italiano, stempera un po’ la tensione: i produttori saranno liberi di scegliere se adottare, o meno, le nuove denominazioni europee, Dop e Igp. “La piramide del vino italiano, Doc, Docg, Igt, in base alla legge 164 sulle denominazioni, continuerà ad essere valida. L’Unione Europea intende infatti salvaguardare i sistemi nazionali dei Paesi dove è stata raggiunta una politica della qualità”.

La nuova Ocm – La nuova qualificazione dell’Ocm Vino, in vigore dal prossimo 1° agosto 2009, distingue i vini solo tra quelli con, e quelli senza denominazione; scompaiono la categoria vini da tavola e la sigla Vqprd. Per quanto riguarda i vini Igt (Indicazione geografica tipica), spiega Palma Esposito, responsabile dell’Ufficio Vitivinicolo della Confagricoltura, la vera novità è la prescrizione, per il corrispettivo marchio “Igp”, che la vinificazione deve avvenire nella stessa zona geografica, da cui devono provenire anche le uve e nella quale deve svolgersi la produzione. In alcune regioni, Toscana compresa, alcuni Igt sono vinificati anche fuori zona: una deroga consentirà vinificazioni anche nelle “immediate vicinanze”, ma solo fino al 2011. Altra novità, a proposito di Igt, è che a questi ultimi verranno estesi i controlli fino ad oggi previsti per Doc e Docg.

Regole precise – Quella che Palma Esposito definisce “l’unica novità positiva” della nuova Ocm Vino riguarda il livello di protezione internazionale delle denominazioni Dop e Igp dell’Unione Europea. “Verrà istituito un registro elettronico europeo, accessibile al pubblico e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, di tutte le Dop e Igp europee, alle quali è assicurata una protezione internazionale in ambito Wto. Per intendersi – precisa – non potrà più esserci un Chianti prodotto in Australia”. La protezione, tuttavia, non è sempre uguale. Nei casi in cui un elemento non è esclusivo della denominazione (es. malvasia, dolcetto), la tutela internazionale del nome non è valida anche per il vitigno: “I produttori hanno comunque ottenuto una protezione a livello comunitario, con la creazione di un apposito registro europeo”.

Denominazioni– Le denominazioni già istituite sono automaticamente protette e iscritte nel registro comunitario, mentre per quanto riguarda i disciplinari pre-esistenti, l’Unione Europea stabilisce che tutti i fascicoli debbano essere depositati entro il 31 dicembre 2011 e fissa al 31 dicembre 2014 il termine per eventuali cancellazioni di denominazioni fuori dalle regole.

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