Influenza A, Zaia: “Si a tracciabilità anche se carne italiana è sicura

"Consumate carne di maiale l’influenza non ha niente a che vedere con la carne di suino”. Questo il messaggio del ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia, fatto oggi da Ariccia, alle porte di Roma, luogo simbolo in Italia per il consumo di carne di maiale in particolare per la famosa porchetta.

Tracciabilità per la carne di maiale – Il ministro e’ sceso in campo personalmente e ha voluto dimostrare ai consumatori italiani e stranieri attraverso la sua campagna informativa ‘pro-suino’, che mangiare carne di maiale non comporta nessun rischio. Zaia circondato da allevatori, consumatori e giornalisti tra un bicchiere di vino e il taglio della porchetta ha voluto rassicurare tutti ”la carne italiana e’ sicura la difenderemo fino in fondo”. Il ministro ha poi richiamato i consumatori a non cadere in falsi allarmismi e ha messo l’accento sulla tracciabilita’ delle carni: ”L’introduzione della tracciabilita’ per la porchetta e per gli altri prodotti diventa obbligatorio, non transigiamo piu’. Compriamo carne di maiale – ha aggiunto Zaia – portiamola a casa, surgeliamola e facciamo scorte”.

Crisi per il settore – "Le uniche vittime di questa nuova influenza sono gli allevatori di suini, mangiamo la carne di maiale e gli altri prodotti come la porchetta che e’ un prodotto per cui abbiamo chiesto l’Igp voi dovete tornare a casa e dire che la carne di maiale non fa male, non ha nulla a che vedere con l’influenza. Quello suinicolo – ha ricordato Zaia – è un comparto che in Italia fattura 2,5 miliardi di euro e che garantisce lavoro a 160 mila addetti, che allevano 9 milioni di suini l’anno. Diamo una mano ai nostri operatori: evitiamo inutili allarmismi e scongiuriamo il rischio di creare gravi contraccolpi ad un settore in difficoltàRicordiamo che il suino ha già avuto un crollo dei prezzi da 1 euro e 50 a 1 euro e 05”

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