Matera, dibattito con agronomi e forestali

Al centro dello sviluppo agricolo e delle tutela dell’ambiente della provincia di Matera ci sono i dottori agronomi e forestali. Innovazione e competitività, che passano dal ruolo di professionisti, possono portare ad un rilancio dell’agricoltura lucana in un momento di forte crisi economica. E’ quanto è emerso in occasione del convegno che si è tenuto a Matera, dal titolo “Agricoltura, ambiente e professione tra passato e futuro”, organizzato dall’Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali di Matera, che conta in tutto il territorio provinciale oltre 200 iscritti.

I partecipanti – Il convegno, oltre alla presenza del presidente Conaf Andrea Sisti, e del presidente della Federazione della Puglia, Oronzo Milillo, ha visto la partecipazione dei rappresentanti del mondo delle istituzioni – come il presidente della Provincia di Matera Franco Stella; del mondo agricolo regionale; il mondo accademico, con il rappresentante della Facoltà di Agraria dell’Università della Basilicata Emilio Gambacorta e il preside della Facoltà di Agraria dell’Università di Bari Vito Savino.

Bandi regionali per il Piano di sviluppo rurale – Per la prima, infatti, in Basilicata l’ordine provinciale dei dottori agronomi e dottori forestali, parteciperà al tavolo tecnico di concertazione per i Bandi regionali per il Piano di sviluppo rurale. E questo è già un importante traguardo per l’intera categoria, “perché – ha sottolineato il presidente Conaf Andrea Sisti – permette agli agronomi di essere determinanti anche nella fase decisionale per l’erogazione dei fondi e le strategie di investimento in agricoltura. I dottori agronomi ed i dottori forestali rappresentano quel patrimonio intellettuale necessario a creare innovazione e proposte per il territorio”.

Un messaggio di modernizzazione – “I dottori agronomi della provincia di Matera – sottolinea Carmine Cocca, presidente dell’Ordine provinciale di Matera – devono essere portatori di un messaggio di modernizzazione del settore agricolo in cui operano per superare un’arretratezza che non permette alle aziende di essere competitivi sui mercati. Oggi gli agronomi sono chiamati a dare un valore aggiunto alle aziende agricole, così come in passato hanno egregiamente svolto un importante ruolo di assistenza, in quanto è necessaria una figura professionale che sappia innovare e proiettare l’azienda nel futuro, con capacità di investimento anche nell’attuale fase di crisi economica che l’intera nazione sta vivendo”.

Sviluppo sostenibile – Durante il convegno spazio alla ricerca di un modello di sviluppo sostenibile che sappia coniugare agricoltura, ricerca e tutela ambientale; all’agromarketing per le aziende agricole lucane; quindi si è parlato del monitoraggio e rilevamento sui pesticidi in un territorio fra i più vocati nel settore dell’ortofrutta. “I professionisti – ha concluso Cocca – possono ancora riuscire a salvare un territorio, quello lucano, che possiede vocazione e forte potenzialità nel campo agricolo; individuando nuove strategie tecniche per portare evoluzione ed innovazione nelle aziende agricole”.

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