Variazioni colturali, fabbricati ex rurali: le novità

Il 16 novembre scorso l’Agenzia del Territorio ha comunicato il completamento della rilevazione nazionale dei fabbricati che non rispondono più ai requisiti di ruralità o che non risultano accatastati  al Catasto fabbricati (vedi i numeri di Dimensione Agricoltura in uscita nel 2007). Poi, il 30 dicembre scorso è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale un ulteriore elenco di Comuni nei cui territori sono state effettuate le variazioni colturali automatiche rilevate dall’incrocio dei dati catastali dei terreni con l’archivio di Artea. Per quanto riguarda i fabbricati ex rurali, l’individuazione dovrebbe essere limitata ai soli fabbricati abitativi in possesso di contribuenti che non risultano iscritti al Registro Imprese tenuto presso la Camera di Commercio. I fabbricati non accatastati, invece, sono stati individuati con la sovrapposizione alle mappe dell’Agenzia del Territorio (catasto) dove sono inseriti i fabbricati regolarmente accatastati, con le foto aeree. In entrambi i casi, visti anche i precedenti, è logico aspettarsi un discreto numero di accatastamenti errati il cui onere per l’individuazione è rimandato al contribuente. In caso di fabbricato che in effetti non è stato accatastato, il contribuente deve provvedere all’accatastamento entro 7 mesi dalla data del comunicato dell’Agenzia (16 novembre). In caso contrario provvederà l’Agenzia stessa rimettendo ai proprietari dell’immobile le spese conseguenti, oltre che la sanzione nella misura massima di € 2.066. Per quanto riguarda le variazioni colturali dei terreni, il termine per impugnare la variazione d’ufficio e la conseguente rendita catastale applicata dall’Agenzia, è di 120 giorni dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’elenco dei Comuni interessati. Tenuto conto che le rendite catastali sono rilevanti anche per la determinazione delle imposte quali Irpef, Ici, ecc, è indispensabile che i contribuenti interessati si attivino immediatamente al fine di verificare la correttezza di quanto accertato dall’Agenzia del Territorio. In ogni caso consigliamo a tutti i soci di rilevare una visura catastale da qui alla redazione della prossima dichiarazione dei redditi, visto che la rendita attribuita rileva, ai fini ICI, dal 2009. Gli uffici della Confederazione toscana sono a disposizione per fornire i chiarimenti del caso.

Da Dimensione Agricoltura, marzo 2010

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