Incidenti verdi, 174 morti nel 2009. In testa l’Emilia Romagna

Dati preoccupanti per gli incidenti sui terreni agricoli. Lo rivela l’Associazione sostenitori amici polizia stradale commentando i dati del "Centauro-Asaps", Osservatorio sugli incidenti che coinvolgono i trattori agricoli, realizzato dal maggio del 2009.  "I nostri osservatori si sono sempre occupati dei vari versanti dell’incidentalita’ stradale, dalla pirateria ai contromano, dal lancio dei sassi dai cavalcavia, alle aggressioni alle divise. Sapevamo di una sorta di allarmante fenomeno di ‘morti verdi’, cioe’ gli incidenti che coinvolgono trattori agricoli nei campi e su strada. Non pensavamo pero’ che questo fenomeno potesse assumere connotati cosi’ allarmanti" dice Giordano Biserni, presidente Asaps.

I numeri – "Nei primi 12 mesi di monitoraggio – prosegue Biserni – l’Osservatorio ha archiviato 296 incidenti con una media di 25 al mese. Sappiamo che 199 dei 296 casi, 67 per cento, sono avvenuti nell’area agricola (campi, frutteti, boschi). In totale si sono contati 174 morti e 113 feriti. Colpisce e intristisce il fatto che fra i morti si contino anche tre bambini trasportati, e otto donne fra le vittime. In 112 incidenti agricoli su 296, i coinvolti erano anziani, over 65, pari al 38 per cento. Gli stranieri sono stati 18 pari al 6,1 per cento. L’Emilia Romagna la regione piu’ colpita, con 42 incidenti agricoli. In basso alla classifica la Valle d’Aosta con 2 incidenti ". Il presidente dell’Asaps conclude sottolineando che "pur tenendo conto che il maggior numero di incidenti in campagna si e’ verificato nei mesi estivi caratterizzati da una intensa attivita’ agricola, il dato rimane complessivamente preoccupante. I nostri agricoltori, gia’ al limite nei margini di guadagno, non possono rischiare la vita in questo modo. Vanno ricercati i motivi di questo assurdo tragico risultato che pesa enormemente sulla nostra agricoltura. Eliminazione dei rollbar? Mancato uso delle cinture? Accettazione del rischio? Cerchiamo di capire, la stagione dell’agricoltura sta entrando nella fase calda”

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