Abruzzo, una Doc per gli autoctoni

Grande successo al Vinitaly, per la presentazione al Padiglione Abruzzo, di tutti gli autoctoni regionali.  Come sempre Adua Villa ha condotto le degustazioni e questa volta ha coinvolto Palma D’Onofrio, noto volto della Prova del cuoco e specialista negli abbinamenti. Per ogni vino presentato Palma ha dunque abbinato un piatto tipico del territorio, il pesce, il legume o la spezia che faceva risaltare la specificità del prodotto.

Le aziende e i vini protagonisti del tasting sono state – Cococciola (Cantina Frentana – Cococciola "Costa del Mulino" e Olearia Vinicola Orsogna – Cococciola "Brigante") Pecorino (Vigneti Radica – Pecorino Tullum e Azienda Col Del Mondo – Pecorino "Kerrias); Passerina ( Fattoria Giuseppe Savini – Passerina "Rondineto" e Azienda Vitivinicola Lepore – Passerina “Do”) ; Montonico (La Quercia – Montonico "Santapupa" e Cantine Torri – Montonico); Malvasia (Pietrantonj – Malvasia e Cantina Colle Moro – Malvasia)

Le Doc abruzzesi – Cococciola, Passerina, Pecorino, Montonico e Malvasia sono ormai diventati dei veri protagonisti dell’enologia abruzzese specie dopo il riconoscimento della Doc. Le produzioni provengono da diverse zone dell’Abruzzo e per questo hanno svariati e differenti profumi che vanno dal sapore erbaceo, al fruttato, al secco, all’aromatico, tutti diversi ma riconoscibili nella loro peculiarità. Le provincie di Chieti, Pescara e Teramo vantano quindi un primato in fatto di vini bianchi autoctoni perché hanno trovato nei singoli terreni l’ambiente adatto alla vinificazione.

PRINCIPALI CARATTERISTICHE  AUTOCTONI DOC – La Cococciola: Vitigno a bacca bianca, è coltivato soprattutto in provincia di Chieti. Il grappolo è grande, spesso alato e irregolare, più o meno compatto, a maturazione tardiva. Il vino è di colore giallo paglierino scarico, di media struttura, con un’acidità sostenuta che si conserva per lungo tempo, ed un tipico aroma erbaceo poco intenso e persistente.
La Passerina: Appartenente alla famiglia dei trebbiani, ha maturazione medio-tardiva e si caratterizza per una lenta capacità di accumulo degli zuccheri non accompagnata da una proporzionale demolizione dell’acidità. Il vino è di colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, a volte dorati. Gli aromi vanno dal fruttato al floreale, passando per lo speziato. I sentori di agrumi e vegetale secco sono abbastanza intensi e persistenti, il sapore è normalmente acidulo con retrogusto amarognolo sostenuto da una buona struttura. Il Pecorino: Il Pecorino è un vitigno a bacca bianca appartenente alla stessa antica grande famiglia dei vitigni “italici” che comprende anche i trebbiani. La maturazione è medio-precoce, precede di poco quella del trebbiano toscano, che avviene intorno alla seconda decade di settembre. Dalla vinificazione in purezza si ottiene un vino di colore giallo paglierino con riflessi lievemente dorati o verdognoli. I profumi vanno dal floreale al fruttato (mela e banana) allo speziato, abbastanza intensi e persistenti. Mediamente acido e lievemente amaro, possiede una buona struttura. Il Montonico: è un vino bianco prodotto da un antico vitigno presente in Abruzzo fin dallo scorso secolo. Profumo particolare con retrogusto vellutato e armonioso. La Malvasia: colore giallo paglierino tenue. E’ piacevole ed ha delicate note aromatiche che ricordano la frutta e fiori bianchi. Al palato è fresco, sapido, elegante, buona acidità, persistente e strutturato.

 

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