Ismea, 2011 a due velocità per l’agroalimentare italiano

Produzione in frenata per diversi comparti agricoli e consumi ancora al palo. Tirano al contrario le esportazioni, mentre i prezzi all’origine si attestano su livelli mediamente più elevati rispetto a un anno fa. È un andamento a due velocità quello che emerge dall’ultimo numero di “Tendenze”, il trimestrale di analisi e previsioni sull’agroalimentare, di cui Ismea fornisce, oltre a un quadro di sintesi, una serie di report dedicati alla diverse filiere. Nell’intera annata 2011, secondo le proiezioni dell’Istituto, la produzione agricola ha fatto segnare una significativa riduzione nei comparti di frumento, vino, olio di oliva, suini e bovini da macello, mentre crescono lattiero-caseari e frutta fresca. Con appena 42,3 milioni di ettolitri (-10% sul 2010) si preannuncia, per la vitivinicoltura, una delle produzioni più scarse degli ultimi 50 anni, mentre l’olio d’oliva dovrebbe accusare una flessione del 5%.

Settori – Le stime sulle macellazioni di capi bovini e suini indicano per il 2011 una diminuzione dell’offerta rispettivamente del 3,8% e dell’1,6% sul 2010, confermando il trend negativo della prima metà dell’anno. A pesare sugli allevamenti, sottolinea l’Ismea, anche la difficile situazione congiunturale sul versante dei costi, a causa soprattutto dei forti rincari dei mangimi. Annata positiva, al contrario, per le consegne di latte: nel 2011 si stima un più 1,7% su base annua. La maggiore disponibilità di materia prima dovrebbe riflettersi in un incremento del 2% della produzione di formaggi vaccini. Anche la frutta fresca chiude il 2011 con una crescita produttiva dell’1,3%, grazie soprattutto ai migliori raccolti di pere, mele e kiwi, solo parzialmente controbilanciati da una caduta dell’uva da tavola. L’analisi trimestrale, per quanto riguarda la dinamica dei prezzi all’origine, segnala per i prodotti agricoli una flessione nel periodo luglio-settembre di oltre 3 punti percentuali rispetto al precedente trimestre. Nei primi nove mesi del 2011 le quotazioni hanno invece registrato un forte apprezzamento su base annua, aumentando in media del 17,3%. In crescita anche i costi di produzione a carico delle aziende agricole che in nove mesi sono lievitati del 5,1%. Tra il secondo e il terzo trimestre del 2011 i prezzi dei mezzi correnti di produzione hanno invece segnato una contrazione dello 0,5%.

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