L’agricoltura vuole il suo Ministero. In ballo i 5,5 miliardi della Pac

"Il Toto-Ministri aperto dai mass media è stato definito fantasioso – ha commentato il presidente dell’Accademia dei Georgofili Franco Scaramuzzi, su Georgofili.Info – . Ciò nonostante può essere significativo il fatto che esso abbia costantemente ignorato il Ministero dell’Agricoltura. Può trattarsi di un altro sintomo dello scarso interesse del mondo politico e dei mass media nei confronti del settore primario, ormai diffusosi anche nell’opinione pubblica. Ma potrebbe invece trattarsi di un intento, già ripetutamente manifestatosi nel passato, di cancellare il Ministero dell’Agricoltura, affidandone le funzioni eventualmente ad un Sottosegretariato. Questa sensazione è stata percepita da numerose ed autorevoli organizzazioni agricole (Confagricoltura, CIA, Copagri, Agci Agrital, Lega Pesca, Coldiretti) e dagli stessi Presidenti delle Commissioni Agricoltura di Camera e Senato (Paolo Scarpa Bonazza Buora e Paolo Russo), dai rappresentanti PD nella Commissione Agricoltura della Camera (Angelo Zucchi e Luciano Pizzetti), nonchè dal Ministro uscente Saverio Romano,  i che hanno già aperto una corale e giusta protesta, espressa anche questa mattina, come tempestivo invito al Presidente del Consiglio incaricato, Prof. Monti, a non rendersi colpevole di una decisione storica che metterebbe in dubbio il suo valore anche di studioso,  conoscitore dei problemi socio-economici mondiali e della importanza strategica globale dell’agricoltura".

Mondo agricolo – Nel pomeriggio di ieri anche le oragnizzazioni di categoria, congiuntamente, sono intervenuti sulle preoccupazioni dei rappresentanti delle commissioni agricoltura di Camera e Senato contro l’ipotesi di un governo senza Politiche agricole: "In merito alle preoccupazioni espresse dai presidenti delle commissioni agricoltura della Camera e del Senato, Paolo Russo e Paolo Scarpa Bonazza Buora – hanno detto in una nota Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Copagri  -, sulla necessità che l’Italia sia rappresentata da un ministro delle Politiche agricole a pieno titolo sottolineiamo al professor Monti ed a tutte le forze politiche, che il dicastero di Via XX Settembre dovra’ essere una componente forte ed essenziale del nuovo governo. Il mondo agricolo  non può fare a meno del suo ministro, ancor più in questo momento in cui è indispensabile  una voce forte e autorevole a bruxelles, dove è in atto una riforma epocale della politica agricola comune. La Pac vale per l’Italia 5,5 miliardi di euro – hanno sottolineato le organizzazioni -; il made in italy agroalimentare, tanto apprezzato all’estero e ambasciatore del nostro paese nel mondo, ha le sue fondamenta in un’agricoltura forte e competitiva. indebolire il settore primario in questo momento sarebbe davvero dannoso".

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