Pensioni, tre possibilità per aumentare l’importo

Vedove e vedovi inabili al lavoro – Sulla pensione di reversibilità derivante da quella del defunto coniuge ex lavoratore dipendente, possono essere corrisposti gli assegni familiari, anche se l’unico componente la famiglia è la vedova o il vedovo. L’erogazione, anche degli arretrati, avviene a condizione che il reddito del coniuge superstite sia inferiore ad un determinato limite, e che lo stesso richiedente sia inabile al lavoro. L’inabilità è attestata dall’Inps su richiesta dell’interessato, e può essere certificato anche con il verbale della Asl con invalidità non inferiore al 100%. Gli assegni familiari vengono concessi su richiesta dell’interessato dalla data del riconoscimento dell’inabilità, e comunque nel limite della prescrizione quinquennale. Spetta anche agli eredi del pensionato, deceduto senza aver avuto il tempo di presentare la richiesta.

Ex lavoratori dipendenti – Se negli ultimi anni prima della pensione il lavoratore ha avuto periodi di infortunio, malattia o disoccupazione, è possibile che l’Inps non abbia liquidato correttamente la pensione stessa. Sono interessati i pensionati che fino a tutto il 2004 hanno avuto periodi di disoccupazione indennizzata, mobilità, malattia o infortunio. Più lunghi sono i periodi, maggiore è il danno per il pensionato. Per la liquidazione della pensione l’Inps ha considerato per i periodi di “non lavoro” (disoccupazione, malattia, infortunio), le sole retribuzioni ordinarie, senza tenere conto delle gratifiche o indennità previste dai contratti (tredicesima e/o la quattordicesima, l’indennità per ferie non godute, ecc.). Per i periodi di mobilità invece, l’Inps potrebbe non aver considerato gli scatti ed adeguamenti retributivi previsti dal contratto. Dalla riliquidazione e conseguente aumento della pensione, potranno spettare anche gli arretrati.

Pensionati e Servizio militare – Il periodo di servizio militare, deve essere valutato ai fini pensionistici secondo il trattamento più favorevole al contribuente. In certi casi l’Inps liquidando la pensione originaria non ha attribuito correttamente il periodo. Chiedendo la riliquidazione della pensione tramite il patronato INAC, si può ottenere un aumento della pensione, e l’erogazione degli arretrati. La riliquidazione della pensione interessa i pensionati (o i loro eredi), che hanno contributi accreditati in diverse gestioni contributive, ad esempio, commerciante e artigiano, oppure, artigiano e coltivatore diretto, ecc. E’ possibile richiedere la riliquidazione della pensione anche dai titolari della reversibilità del lavoratore che rispondeva ai requisiti di cui sopra. Il beneficio economico sull’importo della pensione scatta con gli arretrati di 10 anni

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