Vini di Romagna, il Consorzio punta all’estero

Valorizzare e internazionalizzare. Sono queste le parole chiave che contraddistingueranno l’attività del Consorzio Vini di Romagna per il prossimo triennio. Parole che si stanno riempiendo di significati e contenuti, mantenendo unite l’origine e la tradizione locale con l’azione di diffusione dei valori della Romagna oltre i confini nazionali. Maestra di ospitalità,  custode di straordinaria cultura, inimitabile nella gastronomia, forte di una grande storia vitivinicola capace – soprattutto nell’ultimo decennio – di vini di grande qualità e intensità, la Romagna si presenta con le carte in regola per ricoprire un ruolo da protagonista dentro e fuori i confini italici.

La carica delle (oltre) 100 cantine – Una mission per il Consorzio Vini di Romagna – oltre 100 cantine aderenti – suffragata istituzionalmente dal riconoscimento Erga Omnes ottenuto lo scorso anno dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e ora finalmente operativo. Il decreto sancisce la centralità del Consorzio Vini di Romagna in tutte le attività di promozione e valorizzazione dei vini a Denominazione d’Origine. Parliamo di circa 20 milioni di bottiglie prodotte annualmente dalle uve dei 15.000 ettari di vigneto Doc della Romagna. Sostenendo i vini della Romagna e promuovendoli in Italia e nel Mondo, con budget adeguati e strategie pluriennali, il Consorzio contribuirà a elevare la percezione di valore dei vini romagnoli e a rendere giusta reputazione alla loro qualità e a questo straordinario territorio. Perché, come hanno evidenziato le aziende da più tempo impegnate sui mercati internazionali, per riuscire nelle vendite occorre avere alle spalle una “regione del vino” credibile e presente, che evochi eccellenza produttiva e che sappia comunicare efficacemente i propri valori.
 
La Romagna pensa in grande – Ed è così che il Consorzio Vini di Romagna si presenta con una nuova comunicazione. «Finalmente la Romagna dei vini fa udire forte la sua voce – sottolinea il presidente del Consorzio, Giordano Zinzani – In questi ultimi anni ci siamo impegnati molto sulla qualità dei vini e abbiamo messo ordine nei disciplinari di produzione, è ora il tempo di comunicare questi valori ai consumatori italiani ed esteri».La scelta visuale è forte e innovativa: cingere la bottiglia con un packaging vivace, espressivo e favolistico nel quale i luoghi e le atmosfere che caratterizzano la Romagna, la sua terra, la sua gente, sono protagonisti e metafora di un vero desiderio di scoperta: svelare e gustare il carattere autentico dei suoi vini, viverne l’esperienza unica.
 
Tour in Usa – Nel mese di ottobre il Consorzio Vini e 9 aziende romagnole parteciperanno a un tour negli USA che li vedrà impegnati a Boston, Chicago e Los Angeles. Il Wine-riot di Boston è un innovativo e riuscitissimo evento nel quale cento etichette italiane vengono servite a tavoli aziendali/consortili, con i visitatori che possono scaricare gratuitamente su Smartphone APP di promemoria dei migliori vini degustati. Grazie alla tecnologia e alla comunicazione “social” sono molti anche i giovani che si avvicinano al mondo del vino. A Chicago e Los Angeles si svolgeranno, invece, dei workshop ai quali sono attesi circa 300 operatori commerciali americani, titolari di esercizi o che detengono licenze per import e distribuzione dei vini nel nord del continente, ma anche per i principali stati dell’America del sud. A partire dall’autunno e per tutto l’inverno, il Consorzio organizzerà nelle proprie enoteche (Osteria di Piazza Nuova a Bagnacavallo, Ca’ de Ven a Ravenna, Ca’ de Bé a Bertinoro) delle degustazioni “dinner-educational” per diffondere con piacevolezza la conoscenza dei vini di Romagna.

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