Legge Stabilità, Agrinsieme dice ‘sì’ a collaborazione ‘ma politica faccia propria parte’

“Accogliamo, come abbiamo sempre fatto, la ‘sfida collaborativa’ che ci chiede il Ministro De Girolamo e l’accogliamo ovviamente nell’interesse degli  associati, anzi di tutto il settore agricolo, e non certo delle nostre associazioni”. E’ questo il commento di Agrinsieme alle dichiarazioni del ministro per le Politiche agricole nell’odierna conferenza stampa sulla Legge di stabilità. “Riteniamo tuttavia sia sbagliato generalizzare quando si parla di collaborazione delle Organizzazioni. I temi della semplificazione sono da sempre infatti una nostra priorità: non a caso Agrinsieme è stata la prima a porre l’attenzione su alcuni emendamenti come quello della reintroduzione dell’obbligo del registro clienti e fornitori che non andavano nella direzione di favorire gli agricoltori, ma avevano lo scopo di alimentare inutili sovrastrutture”.

Apprezzamento
– “Rispetto a Federconsorzi, abbiamo apprezzato le parole del Ministro che in conferenza stampa ha affermato che la questione non era una priorità del Ministero e del governo ma che essa andrà affrontata a tempo debito e con la collaborazione di tutti . Abbiamo inoltre gradito la sottolineatura del presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati Sani  secondo il quale si è trattato di un’iniziativa di singoli deputati che hanno mal posto la questione”. “In merito alla Legge di Stabilità – conclude il coordinamento – va riconosciuto l’impegno del Ministro De Girolamo, del governo, delle commissioni parlamentari Agricoltura e Bilancio e di tutte le forze politiche. Finalmente è stato dato il giusto risalto al comparto agroalimentare con l’introduzione nella legge di Stabilità di misure importanti che danno respiro agli agricoltori e delle quali trarrà vantaggio tutto il sistema agroindustriale, in primis le esenzioni dall’imposta Imu per i fabbricati rurali strumentali, le misure a sostegno dell’internazionalizzazione e il rifinanziamento con 5 milioni di euro del fondo per la razionalizzazione e riconversione della produzione bieticolo-saccarifera”.

COLDIRETTI: "Bene IMU ma guardiamo al Made in Italy" –  “Dalla legge di stabilità non ci aspettiamo rivoluzioni, ma dobbiamo prendere atto che i provvedimenti che riguardano l’agricoltura vanno nella direzione giusta, a partire dalla stabilizzazione dell’Imu”. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo in merito al provvedimento che ha avuto il libera dell’Aula della Camera grazie al voto di fiducia posto dal Governo. "E’ sicuramente un risultato positivo – precisa Moncalvo – l’aver eliminato la doppia e assurda imposizione che subivano i fabbricati rurali, così come è rilevante l’attenzione riservata all’accesso alla terra, che si è tradotta da un lato nella reintroduzione delle agevolazioni alla compravendita dei terreni per le imprese agricole professionali e dall’altro anche con una presa di posizione forte del Governo in termini di rassegnazione dei terreni demaniali, con una precedenza ai giovani non solo in termini di vendita, ma anche in termini di affitto a prezzi equi". “Ciò di cui abbiamo bisogno adesso – prosegue  il presidente di Coldiretti – è di un sistema di regole che ci consenta di sostenere il Made in Italy vero, con misure come ad esempio la definizione dei decreti applicativi della legge sull’etichettatura d’origine degli alimenti, la pubblicizzazione dell’identità delle aziende che importano di prodotti alimentari, l’operatività della legge che vieta le pratiche di commercio sleali e la destinazione degli incentivi governativi  esclusivamente alle imprese e alle cooperative che trattano alimenti made in Italy dal campo alla tavola. Misure – conclude Moncalvo –  che rappresentano elementi fondamentali per recuperare tutte quelle occasioni di sviluppo che oggi stiamo perdendo, nel resto del mondo, ma anche all’interno del nostro Paese, a causa del fenomeno dell’italian sounding e della contraffazione”.

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