Guide dei vini, Nobile di Montepulciano da Oscar

Guide dei Vini, fino a qualche anno fa oggetto di culto, al vertice in tutte le classifiche dei regali più in, attese con spasmodica impazienza dall’intero ambiente vinicolo nazionale in quanto considerate capaci di orientare le scelte dell’anno seguente. Ora l’impatto, anche mediatico, di queste pubblicazioni si è attenuato grazie anche alla capacità dell’informazione digitale di bruciare i tempi, precorrendo ed anticipando qualsiasi informazione, a maggior ragione una che aveva cadenza annuale. Ma delle guide non si è esaurita l’autorevolezza né l’ineguagliabile capacità di offrire un panorama completo della produzione vitivinicola italiana, ricchissima e frastagliata. E l’edizione 2014 delle tradizionali strenne ribadisce che il Vino Nobile di Montepulciano occupa una posizione di vertice nella scala della migliore enologia.
 
Primi posti – Il giudizio dei super-esperti che determina le classifiche pone infatti l’elegante rosso toscano a Denominazione di Origine Controllata e Garantita ai primi posti sia delle singole graduatorie che di un’ideale “combinata”. Due sono gli Oscar che idealmente ricadono nel territorio di Montepulciano, quello ottenuto dal Vin Santo Occhio di Pernice 1999 di Avignonesi che, l’Espresso, non nuovo a scelte che premiano vini dolci o cosiddetti da dessert, premia con un fantastico 19,5/20, un punteggio dunque vicino al massimo assoluto, e il Vino Nobile “Nocio” 2009 di Boscarelli che ottiene cinque votazioni di eccellenza su sei guide (oltre a quella già citata, anche Bibenda – AIS, Gambero Rosso, Touring Club e Slow Wine), sfiorando quindi un clamoroso en-plein. Ma, come si fa notare dal Consorzio dei produttori associati di Nobile, è il risultato corale che premia la denominazione. Nel complesso, infatti, sono ottanta i prodotti provenienti da Montepulciano che entrano nella elite delle sei pubblicazioni, con una netta prevalenza di Vino Nobile ma con significative presenze anche di Rosso di Montepulciano DOC e del già ricordato Vin Santo, altra DOC del comune.
 
Eccellenze – Grazie anche al lavoro di analisi svolto dagli addetti ai lavori, è agevole citare gli altri vini di Montepulciano che hanno ottenuto almeno una citazione di eccellenza: oltre ad Avignonesi, figurano altri Vin Santi, il 2004 di Poliziano e il Dolce Sinfonia Occhio di Pernice di Bindella, sempre 2004, mentre a fare compagnia al Nocio di Boscarelli nel hit parade dei giudizi figurano i “Nobili” Asinone 2010 di Poliziano, I Quadri 2010 di Bindella, Il Conventino 2010, Riserva Bossona 2009 di Dei, il 2010 e l’Antica Chiusina 2007 di Fattoria del Cerro, i Riserva Vitaroccia 2008 e 2009 di Icario, e ancora i 2010 di Casalte, Podere Lamberto, Salcheto e Tenuta Valdipiatta.
 
Classifiche – Spigolando tra le singole classifiche si scoprono poi altre curiosità che da un lato sottolineano la qualità del prodotto, capace di suscitare il gradimento dei giudici, e da un altro si traducono in efficaci proposte per scelte di acquisto, caratterizzate costantemente dall’ottimo rapporto tra qualità e prezzo. E così si vede che la guida dei Vini Buoni d’Italia del Touring Club, che prende in esame solo vini da vitigni autoctoni, oltre alla menzione speciale delle Corone, spettata a prodotti citati più sopra, assegna le quattro stelle anche ad altre aziende come Contucci, Gattavecchi, La Calonica, Le Berne, Le Bertille e la Vecchia Cantina. La Guida Oro di Veronelli, giunta alla 26.a edizione, è invece quella che attribuisce il maggior numero di giudizi di eccellenza, le cosiddette Super 3 Stelle, che premiano altre etichette di qualità come Canneto, Il Faggeto, Il Macchione, La Braccesca, Montemercurio, Nottola, Palazzo Vecchio, Poggio alla Sala, Talosa, Tenimenti Angelini – Tre Rose e Villa S.Anna.  Da ricordare infine le citazioni di Slow Food che nella sua guida tiene conto anche dei caratteri di territorio, storia e ambiente che il vino riesce ad esprimere e del rapporto qualità/prezzo e che, a Montepulciano, premia anche Casale Daviddi e Poderi Sanguineto.
 
Estero
– Il panorama non sarebbe completo senza uno sguardo all’estero dove la competizione a suon di punteggi è decisamente più acerrima e per questo il risultato del Vino Nobile di Montepulciano appare ancor più esaltante. Il responso viene dal celebrato Wine Enthusiast, rivista e sito web statunitense di culto, e in particolare dalla “classifica delle classifiche”, quella che indica i 100 migliori vini del mondo tra i 16.500 degustati dagli specialisti d’oltreoceano tenendo particolarmente d’occhio il rapporto qualità/prezzo e la bevibilità. E’ proprio su questa rivista che nel 2008 il Vin Santo Occhio di Pernice di Avignonesi ha già guadagnato il primo posto tra i migliori vini al mondo con 100 punti, il massimo, seguito con 97 da un prodotto californiano. Per quanto riguarda la classifica 2013, al sedicesimo posto, con 94/100, si piazza il Vino Nobile di Montepulciano 2009 di Contucci mentre a quota 93, in 28.a posizione, figura il Nobile 2010 di Antico Colle. Un risultato che suggella quindi la capacità del Vino Nobile di farsi apprezzare su qualsiasi platea. Successi confermati anche dalla “Bibbia” americana del vino, Wine Spectator, che oltre a inserire nella Top 100 dei migliori vini al mondo del 2013 il Nobile 2010 di Avignonesi, premia numerosi vini con i punteggi massimi: con 90/100 il Rosso 2011 di Valdipiatta, il Nobile 2010 di Poliziano, il Rosso 2010 di Dei e ancora due vini di Fattoria del Cerro (il Nobile Antica Chiusina 2006 e il Nobile 2009). Con 90 punti ancora la Riserva 2008 di Canneto, il Nobile 2010 de La Calonica e il Rosso 2010 de La Braccesca. A 91 punti la Riserva Bossona 2008 e il Nobile 2010 di Dei, il Nobile 2004 e la Riserva 2007 di Carpineto, insieme al Nobile 2010 di Canneto. Con 92 punti la guida americana premia la Riserva selezione Poggio Stella 2006 di Vecchia Cantina, il Nobile 2008 di Talosa e di Valdipiatta il Nobile 2010 e il Nobile Vigna d’Alfiero 2007. Avignonesi chiude la lista con il Vin Santo 1999 da 97 punti e il Vin Santo Occhio di Pernice 1999 che si aggiudica 98 punti.

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