Semine primaverili: sorghi da foraggio e panico, risorsa per zootecnia e biogas

La stagione primaverile coincide con la semina di numerose colture foraggere e, tra queste, anche di quelle che vengono definite come “erbai” e cioè quelle colture a rapido sviluppo (durata massima uguale od inferiore ad un anno) destinate alla produzione di foraggio verde, fieno od insilato per l’ alimentazione del bestiame e/o in epoca recente, anche del biodigestore per la produzione di biogas.
Tra queste colture, un posto di rilevante importanza occupano i sorghi da foraggio che nelle loro differenti tipologie si adattano a tutte le molteplici esigenze delle aziende zootecniche e dei produttori di biogas. Poiché quella dei sorghi da foraggio rappresenta una vera e propria galassia di sottospecie e di diverse tipologie con differenti attitudini è però necessario conoscere i prodotti che si va ad utilizzare per ottimizzare ai fini produttivi il loro impiego. SIS, forte di una consolidata tradizione in questo segmento, mette a disposizione degli agricoltori diverse tipologie di prodotti.

Varietà – Innanzitutto il PIPER, sudan grass dotato di grande precocità di sviluppo e notevole capacità di accestimento. Il PIPER è adatto a diversi utilizzi che vanno dal foraggio verde (con esclusione dei primi stadi vegetativi) all’ insilato ma, se sfalciato prima della fioritura, risulta, anche in funzione degli steli molto sottili, particolarmente adatto alla fienagione, fornendo un foraggio appetibile dotato di ottime caratteristiche nutritive. Seminando nella seconda metà di aprile, si possono ottenere fino a 4 tagli a100/120 cm di altezza con una produzione che può arrivare a 65 Ton/ha di foraggio verde. Il quantitativo di seme da impiegare, a fronte di un “peso 1000 semi” di 11-12 gr, si aggira sui 45/55 kg/ha. Un ruolo di grande interesse sia nella produzione zootecnica sia nel comparto biogas, rivestono gli ibridi di sorgo BMR. Questa tipologia di sorghi presenta infatti caratteristiche di produttività e di qualità della sostanza secca che conferiscono al prodotto una digeribilità superiore del 50% rispetto ai comuni sorghi da foraggio. SIS propone in questo segmento due prodotti e cioè il BMR 201 ed il BMR 333.
Il BMR 333 è un sorgo ibrido monosfalcio a taglia elevata (350-400 cm) con una notevole espansione dell’apparato fogliare. L’impiego di questa tipologia di pianta è l’insilamento effettuato nella fase iniziale della fioritura, quando il tenore zuccherino del culmo presenta i valori più elevati e conferisce il maggior valore nutritivo al prodotto. La semina si può effettuare dalla seconda metà di aprile fino a fine giugno impiegando 18-20 semi/mq. Il BMR 201 è invece un prodotto multisfalcio sempre adatto principalmente a produzione di insilato che va raccolto intorno ai 100 cm di altezza. Dotato di grande capacità di ricaccio, con buone condizioni agronomiche e disponibilità idrica può fornire dai 3 ai 5 sfalci con una produzione totale di biomassa attorno alle 7 Ton/ha. La semina si effettua con 40/45 kg/ha. Parlando di grandi produzioni di biomassa GOLIATH è uno speciale sorgo a taglia molto alta (4-4,5 mt) che produce enormi quantità di massa verde e di sostanza secca. Si semina da Aprile a Giugno con 20 semi/mq e arriva a produrre in un’unica soluzione fino a 80 Ton/ha di biomassa. Infine, pur non trattandosi di un sorgo, una importante coltura da erbaio intercalare a semina primaverile è rappresentata dal Panico. Graminacea dotata di un rapidissimo sviluppo si presta ottimamente ad essere affienata e con un paio di irrigazioni può produrre in un solo sfalcio fino a 6 Ton di fieno per ha. COLUNGA a ciclo medio, taglia più alta e culmo più robusto e MIRANDA a ciclo precoce, taglia più contenuta ma stelo più sottile sono le varietà proposte da SIS.

Informazione pubblicitaria