Parmigiano Reggiano, dall’Emilia il re dei formaggi

Sedici litri di latte che conferiscono il sapore inconfondibile al Parmigiano Reggiano, il formaggio italiano più conosciuto nel mondo. Originario dell’Emilia Romagna,  il Parmigiano-Reggiano ha un legame imprescindibile con la sua zona di origine. Nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna alla sinistra del fiume Reno e Mantova alla destra del fiume Po avviene sia la produzione del latte sia la trasformazione in formaggio. In questa zona, dai foraggi naturali e dall’uso di latte crudo, senza l’aggiunta di alcun additivo, ha origine il segreto di tanta bontà. Infatti, durante la lunga stagionatura, i fermenti naturali del latte, donano al formaggio le caratteristiche di gusto e struttura, in altri termini di tipicità. Un alimento straordinario, nutriente e leggero che mette d’accordo gastronomi e medici, poeti e letterati, virtuosi e gourmet della mensa e tecnici della nutrizione. Il Parmigiano-Reggiano è  nutrientissimo, di sapore pieno e stuzzicante, delizia come condimento e come formaggio da tavola, particolarmente indicato nell’alimentazione dei bambini, delle gestanti, dei convalescenti e dei vecchi. E, naturalmente, è particolarmente raccomandato per chi desidera mantenere la linea. Il suo segreto sono i sedici litri di latte contenuti in ogni chilo di formaggio; latte della zona,  eccezionale per tenore di proteine e vitamine, per ricchezza di calcio e di fosforo.

Otto secoli di storia – Un formaggio dalla storia antica, testimonianze storiche dimostrano che già nel 1200-1300 il Parmigiano-Reggiano aveva raggiunto quella tipizzazione perfetta che si è conservata sostanzialmente immutata fino ai nostri giorni. I primi casari che ottennero da forme lavorate quei caratteri unici che rendono ancora oggi il prodotto inimitabile si resero subito conto di avere creato una opera d’arte e hanno il merito di aver conservato orgogliosamente attraverso i secoli le patenti di nobiltà del Parmigiano-Reggiano e di non aver ceduto, nemmeno oggi alla tentazione di semplificare le funzioni e le attività. Così i casari, oggi come una volta, continuano nella loro fatica e nel loro rischio, ostinandosi con lealtà e con fierezza a fare il loro formaggio solo con il latte, col caglio, col fuoco e con l’arte e perseverando nell’osservanza schietta e rigorosa di metodi secolari e nell’applicazione di una tecnica che è frutto di particolare vocazione e di maturata esperienza.

La nascita del Consorzio – Dal 1928, poi il Parmigiano Reggiano è tutelato dal Consorzio. Su proposta dell’Unione Industriali e del Consiglio Provinciale dell’Economia Corporativa (Camera di Commercio) di Reggio Emilia fu costituito il Consorzio volontario per la difesa del Grana Reggiano. Una volta ricevuti i crismi ufficiali di legge, al Consorzio, ora denominato "Consorzio del Formaggio Parmigiano-Reggiano", aderì la totalità dei produttori e l’ente riprese con rinnovata lena l’attività di tutela che continua ancora oggi. Compiti del Consorzio erano (e sono): la difesa e la tutela della Denominazione d’Origine, l’agevolazione del commercio e del consumo promuovendo ogni iniziativa rivolta a salvaguardare la tipicità e le caratteristiche peculiari del prodotto. Uno tra i provvedimenti più importanti presi dal Consorzio al fine di tutelare la commercializzazione del prodotto fu quello di introdurre, nel 1964, la marchiatura d’origine con la scritta a puntini "Parmigiano-Reggiano" sul fianco della forma, dando così al formaggio l’aspetto esteriore attuale.

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