L’Anguria reggiana ottiene l’Igp. E’ il primo cocomero certificato in tutta Europa

L’anguria reggiana ottiene l’Indicazione Geografica Protetta, il primo marchio Igp conquistato dalla provincia di Reggio Emilia e il primo Igp europeo riconosciuto ad un’anguria. Con l’approvazione del regolamento n. 1959 del 7 novembre 2016, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale  dell’Unione europea n. L301 è stata ufficialmente  registrata la Igp Anguria Reggiana. Le Dop e Igp dell’Emilia-Romagna sono così 44, 19 Dop e 25 Igp, numero più alto in assoluto fra tutte le regioni italiane ed europee, sottolinea con orgoglio l’assessorato all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna.

Produttori anguria reggiana
Produttori anguria reggiana

Sostegno pubblico Il risultato della tutela della Igp «Anguria reggiana» nasce dallo sforzo delle aziende produttrici, raccolte in una associazione che rappresenta produttori di tutta la zona d’origine. Non è mancato il determinante sostegno della Provincia di Reggio Emilia e della Regione che hanno creduto da subito nel potenziale di questa indicazione geografica e hanno  stimolato la fase della ricerca e sperimentazione, utile nel raccogliere dati fondamentali sulle caratteristiche del prodotto.

Prodotto unico «Dopo l’esito positivo dell’audizione ministeriale avvenuta nell’estate del 2015 durante la quale è stato varato e condiviso il disciplinare ora è arrivata anche la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale – ha commentato Ivan Bartoli, presidente di Apar, associazione produttori Anguria Reggiana – il successo del nostro prodotto è rappresentato oltre che dalla qualità e delle caratteristiche organolettiche che lo rendono unico soprattutto dall’equilibrio tra innovazione e tradizione dei metodi produttivi».

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Il marchio Anguria Reggiana

L’Anguria reggiana igp – L’Indicazione geografica protetta “Anguria Reggiana” designa i frutti della specie botanica Citrullus lanatus allo stato fresco delle tipologie Tondo aventi le caratteristiche della tipologia Asahi Miyako, Ovale aventi le caratteristiche della tipologia Crimson, Allungato aventi le caratteristiche della tipologia Sentinel. La zona di produzione comprende un’ampia zona della pianura reggiana, e include i centri di maggiore riconoscibilità storica in cui veniva coltivata tradizionalmente l’anguria, quali ad esempio Gualtieri, Novellara, Santa Vittoria, Poviglio e Cadelbosco di Sopra, Rio Saliceto e Ca’ de’ Frati. La popolarità della coltivazione e del consumo dell’anguria nel territorio è comprovata anche dalla presenza di capanni dell’inizio del XX secolo costruiti in materiali naturali, quali legno e frasche, dove si consumava e si vendeva l’anguria a fette. Caratteristica comune a tutte le tipologie è l’elevato tenore zuccherino, corrispondente a un minimo di 11 gradi Brix per il tipo tondo e 12 gradi Brix per le altre tipologie. Un altro elemento che distingue l’Anguria Reggiana, e che ne giustifica il legame con il territorio, è l’abilità dei produttori e la raffinata tecnica colturale adottata, che si manifesta in particolare al momento della raccolta, o “stacco”.

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