Pappa buona. Nasce in Toscana la filiera corta degli omogeneizzati bio

baby food

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«Nel nostro laboratorio per la preparazione e produzione in vaso si recheranno ricercatori dall’ateneo di Pisa  e di altre università per  lavorare i prodotti della nostra azienda e quelli provenienti dall’agricoltura biologica di altre aziende toscane». Così Franco Bordoni, titolare del Podere Pereto di Rapolano Terme (Siena), spiega il progetto Peter Baby Bio, finanziato dalla Regione Toscana e coordinato scientificamente dall’Università di Pisa con capofila l’azienda agricola che, viene spiegato, produrrà omogeneizzati e «alimenti per l’infanzia che siano innovativi – aggiunge il coordinatore scientifico, Marcello Mele (UniPi) – per metodologie di produzione, tracciabilità delle materie prime, caratteristiche nutrizionali e sicurezza alimentare».

Omogeneizzati di filiera corta « Dopo una prima fase di messa a punto – specifica il titolare del Podere Pereto -, in cui i prodotti dovranno passare una serie di prove e test, è prevista la commercializzazione di un prodotto che possa essere più salubre, di origine certificata e, sostanzialmente, più buono. Gli omogenizzati – aggiunge Bordoni – saranno sia vegetali che di carne. In particolar modo di carni sia ovine che provenienti da bovini di razza Chianina. E questo per dare un’ulteriore connotazione di territorialità». «Ci piace che aziende del nostro territorio siano punto di riferimento per la ricerca», ha commentato sul suo profilo Facebook il sindaco di Rapolano Terme, Emiliano Spanu.

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