Referendum voucher. Martina: «In agricoltura solo il 2%. Usati per studenti, pensionati e cassa integrati»

E’ previsto per il 28 maggio il referendum sui voucher voluto con forza dalla Cgil che lo considera il male assoluto. E’ stato infatti approvato il decreto per l’indizione del voto relativo, oltre, che per la “abrogazione di disposizioni limitative della responsabilità solidale in materia di appalti” anche per la “abrogazione di disposizioni sul lavoro accessorio”. Non è da escludersi, però, che prima potrebbe arrivare un decreto che accontenti i proponenti il referendum.

2008-10-4 Vendemmia della pace 021.JPGDue per cento per l’agricoltura Sulla questione voucher si continua a criminalizzare l’agricoltura, mentre sono altri i settori che hanno abusato di questo strumento. Nei giorni in una nostra intervista al ministro Maurizio Martina LEGGI –  abbiamo chiesto un suo commento, e se i voucher in agricoltura rappresentassero un problema. «In agricoltura c’è già stata una stretta – ha detto il ministro Martina –, tant’è che i voucher qui rappresentano circa il 2% del totale di quelli utilizzati. Inoltre c’è da dire che possono essere utilizzati solo per studenti, pensionati e chi è in cassa integrazione. Questo potrebbe essere un buon metodo da applicare anche agli altri settori ma solo dopo un’analisi approfondita. Dobbiamo evitare di accentuare la precarizzazione».

Per Coldiretti l’abrogazione nei campi favorisce sommerso L’abrogazione dei voucher favorisce il sommerso in agricoltura dove i buoni lavoro sono nati e non si sono verificati gli abusi degli altri settori anche perché nelle campagne i beneficiari possono essere soltanto pensionati e giovani studenti, tra l’altro impiegati esclusivamente in attività stagionali. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare la fissazione da parte del Consiglio dei Ministri della data del referendum sulle disposizioni relative al lavoro accessorio, che si svolgerà domenica 28 maggio 2017. Su 75 milioni di voucher usati nei primi sei mesi del 2016 appena 765mila (l’1,09%) sono stati impiegati nelle campagne dove – sottolinea la Coldiretti – sono stati introdotti inizialmente per la vendemmia nel 2008. Da allora – spiega la Coldiretti-  il sistema dei voucher ha consentito nel tempo di coniugare gli interessi dell’impresa agricola – per il suo basso livello di burocrazia – con quelli di pensionati, studenti e disoccupati  – per le opportunità di integrazione al reddito nel rispetto della legalità. Uno strumento – conclude la Coldiretti – anche in grado di avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti e di mantenere attivi molti anziani pensionati.

 

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