Tutela accordi commerciali e gestione del suolo. Ne ha parlato Martina a Bruxelles

Il ministro Maurizio Martina

Il ministro Maurizio Martina ha partecipato al Consiglio dei Ministri europei dell’Agricoltura e della Pesca che si è tenuto a Bruxelles. Tra i temi al centro dei lavori: la regolamentazione degli accordi commerciali con i Paesi terzi, la gestione sostenibile del suolo e dei fitofarmaci.

Il ministro Maurizio Martina
Il ministro Maurizio Martina

«La costante crescita del nostro export agroalimentare – afferma il ministro Martina – ci impone di garantire, nell’ambito degli accordi, pari opportunità ai nostri produttori contro ingiustificate barriere non tariffarie e problematiche sanitarie e fitosanitarie. Per questo proseguiamo la nostra battaglia in Europa per avere regole giuste in mercati aperti. Dobbiamo assicurarci clausole di salvaguardia, basate sulla reciprocità, che funzionino realmente. È necessario inoltre fare uno sforzo maggiore per promuovere meglio il sistema agricolo europeo. Un’opportunità può essere offerta dall’obbligo di indicazione in etichetta dell’origine delle materie prime, come abbiamo già fatto in Italia, per latte e derivati, grano/pasta e riso, pomodoro, dando così più informazioni e garanzie ai nostri consumatori».

territorio_2.jpgSul fronte della gestione del suolo l’Italia si pone all’avanguardia con un modello tra i più sostenibili in Europa, con oltre 1,8 milioni di ettari coltivati a bio e circa 73mila operatori. «Continuare a investire nel biologico – sottolinea Martina – significa avere una risorsa in più da questo punto di vista, così come è fondamentale coniugare questa pratica all’agricoltura conservativa e a quella di precisione, come stiamo facendo in Italia con un piano nazionale e delle linee guida per arrivare al 10% della superficie agricola coltivata anche grazie alle nuove tecnologie. Un aspetto di cui va tenuto conto nella riforma della Politica Agricola Comune, rafforzando la gestione sostenibile e ampliando la flessibilità nelle scelte dei metodi e degli strumenti da parte dei singoli Paesi».

Infine, riguardo l’uso dei fitofarmaci, l’Italia – attraverso il proprio Piano d’Azione Nazionale (PAN) ed il Sistema di qualità nazionale sulla produzione integrata – ha implementato tutte le misure previste dalla direttiva europea, ad integrazione di un sistema produttivo che già prevedeva un’attenzione particolare al corretto uso dei prodotti fitosanitari per la tutela della salute e dell’ambiente.

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