Ungulati. Agricoltura in ginocchio ad Alessandria. E’ emergenza anche nelle strade

Prosegue l’impegno della Cia di Alessandria nel sostegno alla posizione della Provincia di Alessandria sul tema degli ungulati. Il presidente Gianfranco Baldi ha disposto un piano di contenimento dei caprioli il cui numero è ormai fuori controllo e causa ingenti danni ai cittadini e agli agricoltori.

wild_wild_boars_forest_wild_boar-749310.jpg!dIncontro La scorsa settimana una delegazione della Cia di Alessandria è stata ricevuta dal presidente Baldi per discutere le tematiche principali del comparto agricolo della provincia; tra gli argomenti approfonditi, anche la situazione ungulati. All’incontro erano presenti il presidente provinciale Gian Piero Ameglio, il direttore Carlo Ricagni, i rispettivi vice Italo Danielli e Giuseppe Botto, il presidente di Zona Cia Alessandria Massimo Ponta. Durante l’incontro è stato consegnato un documento di sintesi e ricordato il risultato della raccolta firme sul territorio del 2013, che era stata condivisa e sostenuta 11 mila persone, tra cittadini e sindaci dei vari Comuni della nostra provincia.
24174551_1543985782356336_1697286544366204591_n-1«Il presidente Baldi ha colto in pieno il problema dell’agricoltura causato da un numero fuori controllo di caprioli e cinghiali – commenta il presidente provinciale Cia Gian Piero Ameglio -. La sua attenzione e la sua esperienza di sindaco di Cassine, coniugano i differenti aspetti che sottendono alla smisurata crescita degli ungulati nella nostra provincia. Gli incidenti stradali si sono moltiplicati in questi anni e i rischi per i cittadini sono notevoli. Parimenti sono cresciuti i danni all’agricoltura, mettendo in ginocchio, in alcuni territori, le aziende agricole che in queste condizioni non avranno un futuro».

Agricoltura da tutelare «Il comparto agricolo che occupa migliaia di persone in provincia – aggiunge il direttore Carlo Ricagni – evidenzia che, svolge il prezioso compito di salvaguardia e gestione del territorio, e che la sua scomparsa nelle aree più fragili, ne comprometterebbe ulteriormente la stabilità”. La mediazione tra i vari interessi non è semplice, ma la Cia è disponibile e collaborativa per riportare l’equilibrio nella gestione dei selvatici e restituire sicurezza ai cittadini, sostenendo le scelte dell’Amministrazione Provinciale, che come ci ha ricordato il presidente Gianfranco Baldi, ha subito quest’anno 300 incidenti stradali causati da caprioli e cinghiali.

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