Rivalutazione terreni ed aree edificabili. Ennesima riapertura dei termini

terreno_2.jpgPrima o poi (forse) diventerà una disposizione stabile ma ormai da oltre 15 anni si va avanti a riaperture dei termini. L’ultima è inserita nella legge di Bilancio 2018 in fase di approvazione dal Parlamento. Insieme ai terreni agricoli ed alle aree edificabili sarà possibile rivalutare le partecipazioni in società non quotate possedute dalle persone fisiche per operazioni estranee all’attività di impresa, da società semplici, da società ed enti ad esse equiparate, enti non commerciali per i beni che non rientrano nell’esercizio di impresa commerciale. Il nuovo termine di riferimento per il possesso dei terreni e delle partecipazioni oggetto della rideterminazione del valore è il primo gennaio 2018. Entro il 30 giugno l’interessato dovrà far approntare da un professionista abilitato e depositare in tribunale la perizia giurata di stima e versare la rata o la prima di tre per le quali è suddivisibile l’importo dell’imposta sostitutiva dovuta pari all’8%.

La rivalutazione in commento è una disposizione molto conveniente per chi ha intenzione o in è in procinto di vendere aree edificabili o terreni agricoli acquisiti entro cinque anni. Da non dimenticare la valutazione delle eventuali agevolazioni fiscali ottenute in fase di acquisizione. In questo caso infatti, l’agevolazione ottenuta vincola l’imprenditore a non cedere il terreno/area edificabile entro i cinque anni dall’acquisto pena la decadenza dell’agevolazione stessa ed il recupero all’imposizione ordinaria.

 

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