Verdicchio dei Castelli di Jesi. Cin cin al Vinitaly per mezzo secolo da protagonista

verdicchio_castelli_jesiIl Verdicchio dei Castelli di Jesi, compie 50 anni della sua Doc. E per l’occasione a Vinitaly ha messo in degustazione tutto il suo potenziale. Il Verdicchio, vitigno autoctono delle Marche, è uno degli emblemi della viticoltura italiana. Il Verdicchio di Jesi, ma al tempo stesso il Verdicchio di Matelica Doc (che ha compiuto 50 anni lo scorso anno), tengono alto il nome della Regione Marche, nel padiglione 7 di Vinitaly. Una piacevole scoperta, che emoziona e trasporta il degustatore durante tutto l’assaggio. Il Verdicchio dei Castelli di Jesi ( prodotto in provincia di Ancona), si presenta come un vino fresco di pronta beva, solitamente, dal fruttato intenso, come per esempio “Versiano” (annata 2017) di Vignamato, che presenta delle piacevoli note di

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frutta esotica e pesca, o lo stesso “Origini” (2017) dell’Az. Agr. Cantori, che ripropone, anche durante l’assaggio e sul finale un retrogusto di pesca, molto particolare, ma anche una decisa sapidità. Dall’altra parte invece, in provincia di Macerata, il Verdicchio di Matelica, presenta delle note floreali intense, e ne è esempio “Egos” (bilogico, annata 2017, di Pro.Vi.Ma), molto elegante e piacevole. Così come la Riserva 2015, “Mategra”, sempre di Pro.Vi.Ma, dal gusto molto intenso, e delicato. Il Verdicchio, sia quello di Matelica che quello dei Castelli di Jesi, è un vino con un potenziale enorme e al tempo stesso sottovalutato sul mercato. E’ un vino in grado di accompagnare in qualsiasi occasione, grazie alla sua duttilità e al suo gusto coinvolgente.

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