Gestione del lupo. «Sì a fronte comune con Trento e Bolzano»: per Cia Toscana positiva iniziativa assessore Remaschi

lupoPositivo e necessario il fronte comune per la gestione delle popolazioni di lupo. «E’ senza dubbio un’iniziativa che condividiamo quella intrapresa dall’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi, insieme ai colleghi di Trento e Bolzano per affrontare una problematica che sta mettendo a rischio la sopravvivenza ed il futuro di centinaia di allevatori, di cui molti giovani imprenditori. L’obiettivo è di dare risposte concrete agli agricoltori che mantengono un presidio economico, sociale ed ambientale in aree montane ed a forte disagio e svantaggio va non solo apprezzato ma sostenuto con determinazione da istituzioni, forze politiche, economiche e sociali». A sottolinearlo è Giordano Pascucci, direttore di Cia Toscana, che commenta l’accordo tra Regione Toscana e le Province di Trento e di Bolzano per sollecitare i ministri italiani all’agricoltura e all’ambiente e la Commissione Agricoltura dell’UE affinché concedano ai territori dove la presenza del lupo sta mettendo a rischio la sopravvivenza delle attività agricole di montagna la facoltà di gestire in autonomia tale presenza, prevedendo la possibilità di prelievi selettivi.
«Come Cia Toscana – aggiunge Pascucci – siamo da sempre al fianco degli allevatori che operano in condizioni sempre più difficili e precarie, per affermare e tutelare i loro diritti, per salvaguardare le loro attività e reddito»

La linea condivisa nei confronti del governo e di Bruxelles è il risultato dell’incontro avvenuto al Passo Pordoi tra gli assessori all’agricoltura Marco Remaschi, Michele Dallapiccola e Arnold Schuler.

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Pecora azzanata da lupo

L’incontro tra i tre assessori, al quale ha partecipato anche il sindaco di Canazei Silvano Parmesani, ha consentito all’assessore Remaschi di illustrare la situazione toscana a Dallapiccola e Shuler: una presenza di circa 110 branchi per un numero presunto complessivo di circa un migliaio di lupi. Circa 500 all’anno sono le predazioni, per indennizzare le quali la Regione Toscana spende oltre 1 milione di euro. Senza apprezzabili risultati si è rivelato il tentativo di ridurre tale pesante impatto attraverso la cattura di circa una ventina di esemplari, operazione – ha spiegato l’assessore Remaschi ai colleghi Dallapiccola e Shuler – insostenibile sia per il costo che per le difficoltà pratiche di attuazione.

La linea d’azione concordata dai tre assessori prenderà forma fin dai prossimi giorni attraverso una lettera comune indirizzata alla Commissione Politiche agricole affinché convochi un incontro con il governo, al fine di sollecitare una rapida approvazione dell’atteso Piano Lupo. L’assessore Remaschi ha annunciato ai colleghi trentino e altoatesino che la Regione Toscana procederà all’approvazione di una propria legge simile a quelle recentemente approvate da Trentino e Alto Adige, una normativa che le tre realtà territoriali chiederanno di poter applicare rivolgendo una apposita istanza al ministro per l’ambiente Costa.

La pressione di Trentino, Alto Adige e Toscana per arrivare al più presto ad una soluzione del problema, interesserà però, come si è detto, anche l’Unione Europea. Il prossimo 4 settembre gli assessori Dallapiccola e Shuler saranno infatti a Bruxelles per incontrare la Commissione Agricoltura, alla quale chiederanno una specifica deroga alla Direttiva Habitat da potersi applicare su base regionale.

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