Cereali. Importazioni in Italia aumentate di 516mila tonnellate nelle quantità (+3,9%) e nei valori (+2,3%)

Le importazioni in Italia nel settore dei cereali, semi oleosi e farine proteiche nei primi 8 mesi dell’anno 2018 sono aumentate di 516 mila tonnellate nelle quantità (+3,9%) e di 80,8 milioni di Euro nei valori (+2,3%), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.A sottolinearlo è Anacer – l’Associazione Nazionale Cerealisti.

Nel comparto dei cereali in granella risultano in aumento gli arrivi di grano tenero (+459.000 t nel totale, di cui +500.000 t dai Paesi comunitari), granturco (+114.000 t nel totale, di cui +433.000 t dai Paesi terzi) e avena (+6.400 t); si riducono invece le importazioni di grano duro (-210.000 t nel totale, di cui -401.000 t dai Paesi terzi) e di orzo (-100.000 t). Riguardo al riso (considerato nel complesso tra riso lavorato, semigreggio e rotture) le importazioni in Italia risultano in diminuzione di 51.000 tonnellate, pari a -31%. Nel settore dei semi oleosi e proteici le importazioni in Italia sono aumentate del 7% per i semi oleosi e del 2% per le farine proteiche.

Le esportazioni dall’Italia dei prodotti del settore cerealicolo nel periodo in esame sono diminuite di 380.000 tonnellate nelle quantità (-11,5%) e di 48,9 milioni di Euro nei valori (-2,1%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Diminuiscono soprattutto le esportazioni dei cereali in granella (-375.000 tonnellate, di cui -289.000 t di grano duro) e dei prodotti trasformati (-56.000 t); l’export di riso (considerato nel complesso tra risone, riso lavorato, semilavorato e rotture di riso) registra una lieve flessione rispetto all’anno precedente (-1%). Riguardo agli altri prodotti in esame incrementano le vendite all’estero la farina di grano tenero (+14,5%), la semola di grano duro (+9,3%), i mangimi a base di cereali (+11,3%) e la pasta (+1,2%).

I movimenti valutari relativi all’import/export del settore cerealicolo hanno comportato nei primi otto mesi del 2018 un esborso di valuta pari a 3.589,4 milioni di Euro (3.508,6 nel 2017) ed introiti per 2.230,2 milioni di Euro (2.279,1 nel 2017). Pertanto il saldo valutario netto è pari a -1.359,2 milioni di Euro, contro -1.229,5 milioni di Euro nel 2017.

N.B.: I suddetti dati, basati sull’anno solare, sono stati elaborati ai fini della bilancia commerciale del settore cerealicolo. Per una corretta analisi dei flussi commerciali import/export deve essere considerato il periodo 1 luglio – 30 giugno, corrispondente alla campagna di commercializzazione agricola.

 

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