Danni da ungulati 2020 indennizzati: pagate il 100% delle richieste (54mila euro) alle aziende agricole pistoiesi

PISTOIA – Indennizzati il 100% dei danni da ungulati nel 2020, da parte dell’ATC 11 Pistoia, pari a 54.771 euro. Resta il problema – sottolinea la Cia Toscana Centro – dei danni provocati da animali selvatici (tassi, istrici, piccioni selvatici) che non rientrano nella gestione di competenza degli ATC.

“Siamo soddisfatti – sottolinea il presidente Cia Toscana Centro, Sandro Orlandini – che l’Atc di Pistoia abbia fatto il possibile per finanziare anche le cosiddette opere di prevenzione, parallelamente al ristoro dei danni. Continua il problema – aggiunge –, che aumentando i danni provocati da cinghiali, in molti che avrebbero diritto ai ristori, infatti, non fanno neppure domanda, perché i rimborsi in tanti casi sono comunque miseri rispetto al danno economico ricevuto e alla fetta di mercato persa”.

Inoltre, oltre ai danni da ungulati, tutti quelli di animali che non fanno parte della gestione ATC: “Non sappiamo ad oggi – aggiunge Orlandini – chi sia proposto a ristorare i danni provocati da altri animali, per questo stiamo sollecitando la Regione per avere delle linee guida e maggiore chiarezza in questo senso”.

Positive inoltre – secondo Cia Toscana Centro – le novità approvate dalla Giunta regionale che riguardano gli interventi di controllo ai sensi dell’articolo 37 (Lr.3 del 12 gennaio 1994) per proteggere l’agricoltura dai danni da ungulati, introdotte, su proposta dall’assessore all’agroalimentare Stefania Saccardi, con la modifica della delibera 310 del 2016.

In pratica si prevede l’accorciamento dei tempi di intervento della Polizia provinciale per gli abbattimenti, che passa da 72 a 24 ore; così come la possibilità di intervento diretto e immediato dei proprietari e conduttori dei fondi. E’ necessario, a questo punto, che le attività di controllo – e il coordinamento da parte della Polizia Provinciale – siano veloci e tempestive, ovvero effettivamente entro le 24 ore come da oggi previsto, per garantire e tutelare tutti quegli agricoltori – sono oltre il 75% del totale – che non sono anche cacciatori dotati di porto d’armi e abilitati, conclude Cia Toscana Centro.

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