Il Chianti Classico si presenta a Seoul. 70 etichette da 24 aziende in un mercato in crescita per il Gallo Nero

GALLO NERO

Barberino Tavarnelle (FI) Con una popolazione di poco inferiore a quella italiana (52 milioni di abitanti) e un’economia in forte ripresa nonostante i mesi di pandemia, la Corea del Sud rappresenta uno sbocco commerciale molto interessante e ambito per i vini del Gallo Nero.

E’ per questo che il 17 novembre il Consorzio organizzerà a Seoul il suo primo walk-around tasting, presentando circa 70 etichette di Chianti Classico, nelle tre tipologie Annata, Riserva e Gran Selezione, e i Vinsanto del Chianti Classico, prodotti da 24 diverse aziende del Gallo Nero.

La formula pensata per il wine-tasting è innovativa e, nello stesso tempo, in linea con i tempi: gli ospiti dell’evento, infatti, oltre a degustare i vini presenti in sala, potranno entrare in contatto con i produttori tramite meeting on line, che avverranno attraverso appositi schermi approntati su ogni singola postazione di degustazione. Dietro la bottiglia ci sarà quindi sempre il produttore, solo che sarà a 9.000 km di distanza.

Una nuova modalità di presentazione, che coniuga le forme di comunicazione cui ci siamo abituati nell’ultimo anno e la tradizionale degustazione in presenza. Le aspettative per il successo dell’evento a Seoul sono tante e i primi riscontri sugli appuntamenti B2B fanno presagire un grande interesse da parte del pubblico coreano.

Il Consorzio vino Chianti Classico si presenta in Corea in un momento positivo per la denominazione.

Dopo un 2020 caratterizzato dall’evento eccezionale della pandemia, ma conclusosi con un bilancio migliore delle aspettative, il 2021 fin dai primi mesi si sta rivelando un anno molto favorevole per i vini del Gallo Nero, che stanno andando a gonfie vele in particolare sui mercati internazionali. Tra questi è proprio la Corea ad aver già raggiunto, nel primo semestre, un risultato estremamente interessante: ha infatti segnato un +300% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente,  arrivando ad assorbire una quota di mercato pari al 3.5% del totale e conquistando, di conseguenza, la sesta posizione fra i mercati del Chianti Classico.

“Siamo fiduciosi nel fatto che la relazione con la Corea possa consolidarsi ulteriormente nei prossimi anni. – afferma Giovanni Manetti, Presidente del Consorzio – Anni, che saranno ancora di più improntati sulla capacità di noi viticoltori di trasferire il nostro territorio nella bottiglia, mantenendo saldo l’obiettivo della qualità, intesa come unione di autenticità  e grande impegno in tutte le fasi produttive, in particolare nell’attenzione in vigna. Il mercato sta premiando questa nostra scelta produttiva, una scelta di cui siamo estremamente orgogliosi e di cui presenteremo a breve i risultati nell’evento di Seoul”.

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