Legge di Bilancio: riflettori Cia su credito e Superbonus. Più risorse per le avversità climatiche

campagna toscana

ROMA – “Apprezziamo lo sforzo fatto dopo gli ultimi provvedimenti e la manovra dello scorso anno che si presentava più cospicua per far fronte all’emergenza pandemica”.

Così Cia-Agricoltori Italiani intervenendo in audizione alla Camera sulla Legge di Bilancio ed entrando nel merito, in particolare, su credito e transizione 4.0, Superbonus, aumento dei costi di produzione e avversità climatiche.

Cia continua a farsi promotrice di modifiche rispetto a misure già inserite, ma anche ad avanzare nuove proposte. Nello specifico, resta centrale per l’organizzazione l’attenzione allo sviluppo rurale e all’innovazione sostenibile e auspica che, rispetto alla Transizione 4.0, vengano garantite le stesse percentuali di incentivi fino al 2025. Inoltre, Cia conferma la necessità per le imprese agricole di poter cedere il credito riferito alla Transizione 4.0.
Altro aspetto dirimente per Cia è la revisione delle norme che frenano il Superbonus per le unifamiliari, per evitare una sperequazione di trattamento tra chi vive negli insediamenti urbani e chi popola le aree rurali. Devono poter avere le stesse opportunità abitative, in termini di efficienza dal punto di vista energetico ed avere un risparmio in bolletta al pari degli altri.Inoltre, Cia riporta l’attenzione del Parlamento su una questione di prospettiva, relativa agli strumenti necessari a remunerare le perdite che stanno subendo gli imprenditori agricoli a causa dell’aumento dei costi di produzione.

Nota a parte, cruciale per il settore, la richiede il punto sulle avversità climatiche che continuano, anche in questi giorni, a procurare danni elevanti all’agricoltura italiana e al tessuto sociale di intere comunità nelle aree rurali del Paese. Bene il fondo mutualistico a copertura dei rischi catastrofali nel settore agricolo, ma lo stato di imprevedibilità dei cambiamenti climatici sollecita più risorse e in tempi rapidi, interventi mirati e iter burocratici più snelli.

Tra le altre proposte, focus anche sugli strumenti di gestione del credito in agricoltura, sull’imprenditoria giovanile e femminile, sui pensionati agricoli e la necessità di intervenire per gestire la carenza di manodopera agricola.

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