Emergenza siccità. Interrogazione Baroni (FI) a Patuanelli: ‘Danni da un miliardo di euro, servono interventi strutturali’

ROMA – “Sostegni agli operatori del settore e infrastrutture in grado di contenere i danni da siccità”.

Sono alcune delle proposte contenute nell’interrogazione di Anna Lisa Baroni, deputata di Foza Italia e componente della Commissione Agricoltura della Camera, inviata al ministro Stefano Patuanelli.

“Un’interrogazione – spiega la Baroni – in cui chiedo in che modo il ministero intenda intervenire per far fronte all’emergenza siccità. L’inverno trascorso e stato particolarmente secco ovunque si registra una gravissima siccità, con precipitazioni dimezzate in febbraio, fatto che ha aggravato ulteriormente il deficit idrico di cui soffre il Paese; le coltivazioni seminate in autunno stanno terminando la crescita ma il raccolto rischia di essere compromesso dalla siccità”.

“Preoccupa – sottolinea – anche lo sviluppo dei prati destinati all’alimentazione degli animali, soprattutto in frangenti caratterizzati dalla grave crisi internazionale che ha provocato anche carenze di alimenti per gli allevamenti. La siccità è divenuta, nel tempo, la calamità più grave per l’agricoltura con danni medi annui stimati in un miliardo di euro, fatto che rende indispensabili da parte delle istituzioni interventi strutturali da attivare immediatamente per garantire sostegno agli operatori del settore che, di volta in volta, vengano penalizzati da eventi meteo avversi”.

“Sono necessarie ulteriori infrastrutture in grado di contenere preventivamente danni causati dalla siccità. Sono necessari laghetti artificiali per realizzare una rete di piccoli invasi con basso impatto paesaggistico, ben diffusi sul territorio privilegiando il completamento e il recupero di strutture già presenti senza utilizzare ulteriore terreno agricolo, al fine di ridurre l’impatto l’ambientale delle opere; in questo modo il territorio potrebbe tornare in equilibrio, si potrebbe conservare l’acqua per redistribuirla, quando è necessario, in modo razionale, per tutti gli usi, fornendo a cittadini, industria e agricoltura acqua necessaria ora carente” conclude Anna Lisa Baroni.

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