Imprenditoria giovanile. Tante le difficoltà per le aziende in Toscana, ed i venti internazionali potrebbero far crescere i costi di produzione

FIRENZE – “Questa nuova ondata di crisi internazionale, i venti di guerra che ci sono, porteranno nuove tensioni nel mondo agricolo, aumento dei costi di produzione ed energetici e si finirà per non dare il giusto valore al prodotto agricolo”.

Lo ha sottolineato il direttore di Cia Toscana Giordano Pascucci, fra le conclusioni del convegno “Imprenditoria giovanile, dallo start up allo sviluppo dell’impresa”, organizzato da Cia Agricoltori Italiani della Toscana, nell’ambito di Divulgando, a Firenze.

Convegno che ha visto una serie di interventi tecnici ed istituzionali e può essere integralmente rivisto sul canale youtube della Cia Toscana a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=xHZJzY7flqA

Pascucci ha toccato molti temi: “Dignità verso il settore. Significa avere reddito, riuscire ad avere servizi ed opportunità”. Ha fatto l’esempio della crisi del latte bovino: “Per tre centesimi che il mondo della trasformazione e distribuzione non vogliono riconoscere, si mette in ginocchio tutto il settore degli allevamenti. C’è qualcosa dentro la filiera che non funziona, se non c’è dignità verso questo settore non ci sarà uguaglianza sociale e futuro per gli allevamenti toscani”.

E poi il tema della risorsa idrica “con la Toscana che ha poca acqua a disposizione, anche in settori come quello olivicolo che in passato non aveva sofferenza” ha aggiunto il direttore Pascucci.

Intervento realizzato con il cofinanziamento FEASR del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Toscana Sottomisura 1.2

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