Tracciablità. Compag, valore aggiunto della filiera, meglio se con tecnologia

ROMA – Si è svolto oggi a Roma l’incontro promosso da Assosementi per promuovere la tracciabilità nel settore agroalimentare italiano e valorizzare il Made in Italy. Accanto ai principali attori della filiera (Assosementi, Assitol, Assalzoo, Assobirra, Agrinsieme e Italmopa) non poteva mancare Compag, federazione nazionale delle rivendite agrarie, promotrice degli interessi dell’intera categoria fin dal 1980.

La tracciabilità è un aspetto fondamentale per garantire la qualità e la sicurezza degli alimenti in tutte le fasi di produzione, dal seme alla tavola, ed essa va messa al servizio della creazione di valore. È questo il messaggio che è emerso oggi, all’unanimità, dai rappresentanti delle principali associazioni di filiera. Un’opinione condivisa che, ci si augura, diventerà la base da cui partire anche a livello politico, definendo un sistema normativo che possa guidare gli operatori dei vari comparti produttivi in modo armonioso e lungimirante.

Tracciabilità come valore aggiunto, dunque, che dovrà essere sostenuta da un’adeguata evoluzione tecnologica ed equamente ridistribuita lungo tutta la filiera.

Come spesso sottolinea Compag, le buone intenzioni contano, ma si può ottenere poco senza un aiuto deciso da parte della politica. Dopo questa esortazione, Edoardo Musarò (vice-direttore di Compag) ha ricordato l’importanza del ruolo degli stoccatori, i quali svolgono “un ruolo di congiunzione fondamentale tra il produttore agricolo e l’industria, segregano i cereali anche in funzione delle varietà; dunque, ben vengano interventi strutturali e tecnologici che facilitino la tracciabilità e consentano di valorizzare al meglio le produzioni nazionali”.

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