ROMA – L’Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici e Industriali (UNCAI) esprime piena soddisfazione per l’approvazione, in Commissione Affari Costituzionali, dell’emendamento a firma dei parlamentari De Carlo, Spinelli e De Priamo al ddl 1184 (“Semplificazione e Digitalizzazione”), che autorizza in via sperimentale per tre anni l’uso dei droni nei trattamenti fitosanitari.
“È un passaggio molto atteso – sottolinea il presidente di UNCAI, Aproniano Tassinari – in un ambito che vede da tempo gli agromeccanici protagonisti nell’impiego dei droni, in collaborazione con istituzioni, centri di ricerca e università. L’Italia compie un passo avanti, aprendo la strada a soluzioni più sostenibili ed efficienti, già testate su colture come vite, cipolla, pomodoro e riso”.
I droni in agricoltura non sono una scommessa ma una realtà che sta dimostrando la propria efficacia: riducono i volumi di miscela distribuita, limitano il compattamento del suolo, migliorano la precisione dei trattamenti e contengono la deriva del prodotto. Ne guadagnano l’ambiente, la sicurezza degli operatori – che non entrano in contatto diretto con le sostanze – e la rapidità degli interventi, anche su terreni difficili da raggiungere.
“Le ricadute economiche e sociali – prosegue Tassinari – sono altrettanto significative: maggiore competitività delle imprese e nuove opportunità di lavoro qualificato».
UNCAI auspica che la fase sperimentale prevista di tre anni possa essere abbreviata, così da giungere a una piena autorizzazione in tempi rapidi. «Gli agromeccanici – assicura Tassinari – continueranno a impegnarsi nelle prove per fornire alle istituzioni dati chiari e affidabili, utili a una decisione definitiva. L’obiettivo è arrivare a un’autorizzazione stabile in tempi più brevi, a beneficio dell’intero comparto agricolo”.
L’emendamento approvato richiama inoltre la necessità di operatori professionali qualificati, con competenze specifiche e costante aggiornamento. Per UNCAI è un segnale importante, che rafforza la richiesta di istituire un albo professionale degli agromeccanici, strumento indispensabile per garantire formazione continua, certificazioni adeguate e standard elevati di sicurezza e qualità del servizio.
“L’Italia – conclude Tassinari – ha bisogno di un’agricoltura competitiva e sostenibile. Con i droni e con agromeccanici preparati e riconosciuti, questa prospettiva non è più un orizzonte lontano: sta già prendendo quota”.