BARI – “Dal primo gennaio 2026 si attiverà in maniera specifica la CUN, strumento di rapporto fra il mondo industriale e il mondo agricolo per stabilire il giusto prezzo di un prodotto eccezionalmente importante come il grano duro in particolare, quindi un passo avanti su questo”.
Lo ha detto il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida, in visita ad Agrilevante a Bari fino al 12 ottobre.
“Anche altre misure contenute nel Coltiva Italia che sono di sostegno alle filiere che sono la vera risposta per garantire un equilibrio del prezzo e la possibilità per i nostri agricoltori di avere certezze, quindi continuare a svolgere il loro prezioso lavoro di custodi del territorio” ha aggiunto Lollobrigida.
E sull’ipotesi super-dazio al 107 per cento per la pasta italiana
“I dazi sono al 15% – ha detto il ministro -. Poi ci sono procedure, peraltro attivate da anni, di ricorsi, rispetto ad alcune attività, e vanno a prevedere alcuni possibili interventi che possono portare ad un aumento della tassazione su alcuni prodotti. Parliamo della pasta. Vogliamo sventare questa ipotesi ma non c’entra niente con l’imposizione dei dazi, sono due fenomeni differenti che sono stati confusi diciamo nel livello di semplificazione comunicativa, bisogna essere precisi.
Il problema esiste e dobbiamo rimuoverlo, ma attualmente non c’entra niente l’amministrazione Trump rispetto all’amministrazione precedente, perché è una procedura che negli anni si è consolidata. Alcune aziende statunitensi qualche volta anche europee, fanno ricorso rispetto ad alcune nostre imprese e ci sono le attivazioni di alcuni processi nel quale si dimostra che non è come sostengono i ricorrenti. Anche questa volta stiamo lavorando, intanto per dimostrare che non ci sono le condizioni per avere un aumento della fiscalità rispetto ai nostri produttori, ma soprattutto che non va generalizzata a tutte le aziende. Eventualmente ci fosse qualche azienda che ha attuato procedure di dumping e venisse dimostrato, sarebbe una questione di carattere soggettivo”.
