Olio d’oliva. Pezzolla (Assoproli): Buona annata, a Bari raccolta iniziata con varietà La Favolosa resistente alla xylella

BARI – Una buona annata quella appena iniziata per l’olio d’oliva in provincia di Bari. Una stagione che è partita ad inizio ottobre grazie alla varietà precoce La Favolosa, resistente alla xylella.

Ad Agrilevante ne abbiamo parlato con Andrea Pezzolla, responsabile tecnico di Assoproli Bari e amministratore delegato di Oliveti d’Italia.

Come sta andando la campagna reale nella provincia di Bari, in questa zona della Puglia, ad inizio della raccolta?

Sì, abbiamo iniziato questa settimana la raccolta delle varietà precoci, la FS17, la Favolosa. Si presenta una buona annata.

La problematica principale che abbiamo riscontrato è la problematica del controllo della mosca delle olive. I produttori più virtuosi stanno riuscendo a controllarla. Il pieno della raccolta inizierà più o meno a novembre, metà novembre, con la raccolta della varietà principale del nostro territorio, che è la coratina.

Secondo le prime stime, com’è il confronto con le ultime annate qui in questa zona di Puglia?

Si presenta come una buona annata. Le precipitazioni delle ultime settimane ci hanno aiutato in modo importante a completare l’accumulazione in olio, all’interno delle drupe.

La Favolosa, varietà resistente alla Xylella, ha ancora bisogno di essere maggiormente diffusa, a suo avviso?

Sì, è una varietà che si sta diffondendo nel nostro territorio. È la varietà oggi che viene impiantata nelle zone dove abbiamo la problematica dell’Xylella fastidiosa, in quanto non mostra sintomi determinati dal patogeno Xylella fastidiosa.

Per quanto riguarda il prezzo dell’olio extravergine d’oliva, negli ultimi anni abbiamo assistito a un aumento dei prezzi, quindi una maggiore remunerazione per le aziende. Pensa che questo trend continui anche in questa stagione oleare?

Sì, noi siamo qui presenti in fiera anche per questo. C’è molto interesse per l’olivicoltura. Tante persone che passano in fiera ci chiedono informazioni sulle piante, sui nuovi impianti. Il trend di mercato e il prezzo dell’olio sta spingendo molto sulla realizzazione di nuovi impianti olivicoli. Speriamo che il trend regga e che continui ad esserci questo interesse per l’olivicoltura nel nostro territorio.

Verso i consumatori c’è ancora da fare un po’ di cultura dell’olio?

C’è tanto da fare nei confronti del consumatore. Oggi il consumatore deve imparare a distinguere un olio extravergine d’oliva. Gli oli presenti nel mercato non sono tutti extravergini. È importante che il consumatore capisca e inizia ad apprezzare la differenza che c’è fra un olio extravergine e magari un olio vergine o altre classificazioni merceologiche, altri prodotti.

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