GialloOro, la scommessa della cerealicoltura italiana

La cerealicoltura italiana negli ultimi anni si è trovata ad affrontare il mercato globale, e per un settore che finora ha avuto una scarsa differenziazione come quello del grano il confronto rischia di rivelarsi svantaggioso, visti i bassi costi di produzione che si possono avere all’interno di altre economie, anche in relazione al recente ampliamento dell’Unione Europea a 25 Paesi.
Una delle strade da percorrere per la competizione sul piano globale è senz’altro la qualità, sia in senso assoluto, (tecniche di produzione, di conservazione e di lavorazione) sia in relazione alle caratteristiche tecniche idonee per gli usi industriali (come l’attitudine alla plastificazione).
Il concetto della qualità è spesso legato a piccole quantità o a produzioni “di nicchia” quindi non sufficienti o non interessanti per le esigenze dell’industria.
Per rispondere a queste esigenze nasce GIALLO ORO, Società Consortile tra Consorzio Agrario di Siena e Terre dell’Etruria che concentrerà la sua attenzione nel promuovere la qualità con l’obiettivo, nel contempo, di ottenere masse critiche che siano adeguate alle esigenze dell’industria.
Per saperne di più abbiamo rivolto alcune domande al Presidente della nuova struttura Miriano Corsini.
Come nasce Giallo Oro ?

GIALLO ORO, nasce dalla partnership sviluppatasi tra due realtà di assoluto rilievo nel panorama regionale, il Consorzio Agrario di Siena e la coop. “Terre dell’Etruria” di Livorno , e si pone l’obiettivo prioritario di sviluppare e rafforzare, l’azione di valorizzazione delle produzioni cerealicole e oleaginose dei rispettivi soci. I due partner sono infatti storicamente operanti nel settore cerealicolo: con 40 centri di stoccaggio raggiungono insieme oltre due milioni di Q.li di cereali di media annua, quantitativo che rappresenta circa il 20% dell’intera produzione regionale.

Quindi un maggior peso commerciale.

L’attività, scaturisce da un progetto industriale concertato tra i due soci, avrà il suo fulcro nella concentrazione dell’offerta, nella programmazione e nella valorizzazione.
Ma non solo, elemento caratterizzante sarà il criterio di ricercare la “qualità” intrinseca delle produzioni, della tracciabilità di tutta la filiera, dalla semina fino alla raccolta e stoccaggio, e dell’origine dei cereali, avendo a monte un’attenzione particolare alla scelta delle varietà migliori e più adatte agli ambienti di coltivazione.

Ma come raggiungere un livello qualitativo più elevato?

Ovviamente è un’attività complessa formata da diversi aspetti. Prioritaria sarà un’azione di orientamento e di assistenza tecnica a favore dei produttori che aderiranno al programma, anche allo scopo di favorire l’adozione di programmi di coltivazione a basso impatto ambientale, ma che nel contempo siano in grado di preservare ed accrescere i livelli qualitativi del prodotto a partire dal seme.

Il Grano è considerato una produzione “povera” e rappresenta solo l’inizio del processo produttivo agroalimentare. C’è spazio per valorizzare la qualità?

Il criterio che ha ispirato l’operazione vede la sua centralità nell’esigenza di produrre per il mercato, riconoscendo un ruolo primario alle esigenze del consumatore che, anche nel campo dei prodotti derivati dai cereali, in primis la pasta, chiede caratteristiche rigorose di sicurezza alimentare, di assenza di OGM, di valore qualitativo nutrizionale, di garanzia sull’origine.
Oggi il consumatore è – giustamente – sempre più informato ed è, a nostro avviso, disponibile a riconoscere anche un valore aggiunto di “tipicizzazione” territoriale alle produzioni, altro elemento che vogliamo fortemente caratterizzare nelle nostre produzioni.

Come è composta la società di Giallo Oro

Alla costituzione della Società Giallo Oro è stato anche nominato il primo Consiglio d’Amministrazione, che si è voluto fortemente rappresentativo della realtà produttiva.
Nel ruolo di Consiglieri sono stati infatti designati imprenditori agricoli di grande esperienza nel campo cerealicolo: Nicola Ciuffi, Giuseppe Chiarion e Claudio Chechi,.
Oltre al sottoscritto designato quale Presidente (Miriano Corsini è anche Presidente di “Terre dell’Etruria” n.d.r.) per il ruolo di Vice Presidente è stato designato Francesco Moffa, Presidente del Consorzio Agrario di Siena.

Come si muoverà Giallo Oro sul mercato ?

Per ottimizzare l’azione di mercato, è sembrato opportuno individuare un unico punto di riferimento operativo ed abbiamo nominato Vincenzo Passalacqua, figura di grande esperienza, visto che già svolgeva da anni questo ruolo nell’ambito del Consoorzio Agrario, che sarà dunque il referente commerciale per la collocazione commerciale di tutte le produzioni ritirate.

Giallo Oro rappresenta di fatto la prima O.P. sui cereali, in Toscana ?

Sì, è importante sottolineare che la nuova Società è modellata in modo coerente con la normativa delle O.P. (Organizzazioni di Produttori) ai sensi del Decr. Lgs. 18 maggio 2001 n° 228 e, appena definiti i passaggi formali potrà richiedere il Riconoscimento Regionale previsto per tali strutture.

Quali compiti e quali funzioni avrà Giallo Oro, oltre ad un migliore approccio al mercato ?

Il nuovo soggetto giuridico avrà un ruolo attivo nei rapporti con i referenti Istituzionali e si farà promotore di delineare ed applicare accordi di filiera con tutti i soggetti coinvolti.
Giallo oro vuol essere un elemento di raccordo tra il mondo della produzione agricola e i soggetti industriali della filiera, molini e pastifici per le produzioni destinate all’alimentazione umana, mangimifici per i prodotti ad uso zootecnico, settore nel quale le necessità di tracciabilità e di sicurezza alimentare non sono inferiori a quelle del comparto alimentare o, infine, impianti di produzione olearia, per le colture oleaginose.
Un’attenzione peculiare sarà riservata alle attività di informazione oltre che alla certificazione per quei passaggi produttivi che lo richiederanno.

Quali sono le prospettive a medio e lungo termine ?

Giallo Oro inizia la sua attività con due partner “storici” della cerealicoltura toscana ma resta aperta ad ulteriori adesioni in particolare verso quei soggetti che abbiano in comune il modo di operare dei due soci fondatori ed in particolare l’effettiva disponibilità delle produzioni e il modello operativo di impresa.
Questo proprio per le finalità di valorizzazione economica delle produzioni, nell’interesse esclusivo dei soci e delle imprese agricole aderenti.
Resta comunque da sottolineare che il primo passo è di sicuro l’inizio delle attività di raccolta e di commercializzazione nella campagna raccolti 2004 che è appena iniziata e che si annuncia come una delle campagne cerealicole migliori degli ultimi anni (si prevede di ritirare circa 2,5 milioni di Q.li), anche se è importante sottolineare che quest’annata si prospetta ottima anche dal punto di vista qualitativo.

Siete dunque pronti per gli imminenti impegni?

La struttura organizzativa di Giallo Oro è pronta ad affrontare la campagna raccolti, praticamente già iniziata in questi giorni, che per i motivi detti sopra sarà sicuramente un ottimo collaudo.
Le due strutture fondanti hanno lavorato in questi mesi per armonizzare i propri modelli strutturali a livello sia di organizzazione (tracciabilità, controlli, ecc.) che di tecnologie (compatibilità dei sistemi informativi, ecc.).
Il mercato è già curioso di vedere quali saranno le possibilità e le capacità di Giallo Oro, e sono sicuro che le aspettative non andranno deluse.

link a: www.capsi.it

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