Report… divino

Caso politico a Report, la trasmissione del venerdì sera di Rai Tre. In una lettera aperta Flavio Tattarini, presidente dell’Enoteca Italiana – Ente Vini, ha esposto al Ministro per le Politche Agricole e Forestali il suo dissenso in merito al contenuto della trasmissione giornalistica d’approfondimento andata in onda il 24 settembre.
Quello che è mancato nell’ampio servizio riguardo al mondo del vino, a giudizio di Tattarini, è stato il riconoscimento “dell’dell’impegno ultra decennale del sistema vitivinicolo italiano per l’innovazione, la naturalità, la qualità, la tutela e valorizzazione dei nostri vini”. Senza considerare i risultati positivi raggiunti “a vantaggio del sistema e dei consumatori”.
La preoccupazione è rivolta soprattutto nei confronti dello spettatore medio, poco informato e certo non esperto del settore, che potrebbe ricavare dal servizio proposto un’immagine del mondo del vino assolutamente non veritiera, o quanto meno superficiale e non approfondita. Quello che ne traspare, secondo Tattarini, è infatti una realtà distorta, di bassa qualità, “non garantista di naturalità e salubrità”, basata su mezzucci e piccole furberie senza il minimo rispetto per le regole produttive e le pratiche enologiche: “un sistema di valutazione e controllo sulle produzioni di origine a DOC come minimo evanescente se non lassista o permissivo tanto da consentire vere e proprie frodi e truffe diffuse sulla identità e sul costo dei prodotti”.
Altrettanto grave la demolizione del lavoro di ricerca e sperimentazione costantemente implementato dagli sforzi del settore, a livello nazionale e internazionale. Ugualmente distrutto il ritratto del rapporto vino–salute. E Tattarini non risparmia il commento neanche su questo, dal momento che proprio quest’anno la Settimana dei Vini – la manifestazione che si svolge tutti gli anni a giugno e che viene organizzata proprio dall’Enoteca Italiana – è stata intitolata alla salubrità del bere, all’auspicio di un modo sempre più sano di consumare il prodotto ‘vino’.
Questo è dunque il quadro del prodotto ‘vino’ e del suo mondo che esce dall’inchiesta giornalistica di Report: un’eccezione negativa ‘ che diventa la regola abituale. Un quadro, dunque, inaccettabile per chi in quel mondo opera.
L’intento della lettera indirizzata al Ministro Alemanno, quindi, è per il presidente Tattarini quello di proporre un approccio diverso da quello visto in televisione venerdì scorso, senz’altro più serio e fondato su dati e numeri certi, frutto di un lavoro scientifico di ricerca piuttosto che basato su giudizi veloci e approssimativi. L’auspicio è per una campagna di informazione volta a sensibilizzare i consumatori riguardo le problematiche del vino, a coinvolgerli perfino nella smentita di certe notizie errate e inattendibili, che danneggiano qualsiasi sforzo compiuto fino a questo momento.
“L’Enoteca Italiana – conclude Tattarini -, Signor Ministro, è a Sua disposizione, pronta a collaborare per dare all’opinione pubblica un corretto quadro d’insieme della realtà vitivinicola del nostro Paese, in ordine soprattutto ai livelli qualitativi, alla genuinità e alla tipicità”. D’altronde, lo scopo dell’informazione televisiva non è forse quello di rendere popolari e comprensibili ai più – facendo proprio lo spirito della divulgazione – concetti che altrimenti resterebbero prerogativa di esperti scientifici? Una cosa è informare. Ben altra deformare. Questa l’opinione dell’Enoteca Italiana.

Camilla Magnelli

redazione@agricultura.it

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